Incredibile ma vero: un tortonese aveva architettato un piano ingegnoso per poter conseguire la tanto agognata patente di guida e aveva ingaggiato un vero esperto nel risolvere i quiz che avrebbe pagato profumatamente.

K.K.P., tortonese di 30 anni, non riuscendo ad avere un’adeguata conoscenza delle norme del codice della strada, ha infatti deciso di rivolgersi ad APPIAH KUBI Ebenezer, ghanese di 24 anni, residente nella bergamasca, che parrebbe conoscere a memoria tutte le oltre 7000 domande d’esame: un vero esperto, tanto da porre sul mercato del crimine le proprie competenze.

Non è infatti la prima volta che il ghanese viene indagato proprio per sostituzione di persona all’esame per la patente, sempre in motorizzazioni del nord-ovest, e sempre dopo aver superato brillantemente l’esame al posto dei reali candidati.

Giovedì 10 agosto, però, sono intervenuti gli uomini della  Polizia Stradale di Alessandria che, grazie alla collaborazione dei funzionari della motorizzazione, hanno riscontrato che il soggetto presente in aula esami aveva esibito una carta d’identità contraffatta mediante sostituzione della foto.

Alla contestazione, il ghanese ha dichiarato fino allo sfinimento di essere il reale candidato per l’esame, ma al termine delle verifiche è stato sbugiardato dalle proprie impronte digitali da cui è emersa la reale identità.

Veniva quindi arrestato per aver rilasciato false generalità a pubblico ufficiale e per il falso materiale relativo all’alterazione del documento d’identità. La sua prova d’esame, che anche questa volta, era stata superata, è stata ovviamente invalidata ed annullata.

A conferma del proprio profilo criminale, il cittadino del Ghana è stato trovato in possesso di altri fascicoli d’esame intestati a terzi, già contraffatti, per permettergli di sostituirsi nuovamente ai complici al fine di consentire il rilascio della patente di guida a favore di questi ultimi.

Anche il reale candidato K.K.P. è stato denunciato per aver concorso nei reati.

La brillante operazione ha quindi permesso di evitare che un soggetto assolutamente inidoneo alla guida, potesse mettersi al volante di un’auto e porre in serio pericolo la sicurezza degli altri automobilisti.

Il Tribunale di Alessandria ha condannato APPIAH ad un anno di reclusione.