I Carabinieri dell’Aliquota Operativa del NOR, con un’indagine lampo, hanno identificato e deferito in stato di libertà due 17enni acquesi, uno residente nella città della bollente e uno in un paese dell’hinterland, rispettivamente con l’accusa di istigazione a delinquere e lesioni personali.

Nella giornata dell’altro ieri, veniva segnalata ai Carabinieri di Acqui la presenza sulla rete di un video che mostrava un’aggressione ai danni di un cittadino di colore, richiedente protezione internazionale, da parte di un altro ragazzo circondato da altri giovani. Dal video emergeva come l’aggressione fosse avvenuta nei pressi di Palazzo Levi, sede del Comune, dove sorge la struttura che permette di visionare il sito archeologico sottostante. Lì, un giovane di colore, che stava osservando i resti romani, veniva avvicinato dal giovane italiano, che inizia a provocarlo, offendendolo e cercando visibilmente lo scontro. Dopo le provocazioni, l’italiano passava agli spintoni, fino a prendere di peso il giovane di colore proiettandolo al suolo.

Le indagini, conclusesi in poche ore, hanno permesso di ricostruire l’accaduto, avvenuto lo scorso 8 di agosto, e di identificare non solo l’aggressore, un 17enne acquese già noto alle forze di polizia per diversi reati contro il patrimonio, ma anche uno dei giovani che lo incitava all’aggressione, anche lui 17enne già noto.

Entrambi sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura dei Minorenni di Torino.

Le indagini proseguiranno per giungere all’identificazione degli altri soggetti presenti, tra cui l’autore del video.

Il giovane di colore era stato, all’epoca dei fatti, portato al pronto soccorso di Acqui Terme, dove era stato curato e dimesso con una prognosi di 5 giorni per un lieve trauma cranico.