Giovanni nasce a Incisa Belbo, ora Scapaccino, il 29 settembre del 1876 Abile a lavorare il legno inizia a preparare comodi zoccoli per andare di Paese in Paese a proporre i suoi manufatti

 

La produzione di Giovanni è ottima, i contadini, gli artigiani, le famiglie intere lo aspettano nei giorni di mercato per acquistare i prodotti usciti dalle sue stesse mani.

I centri abitati in cui ha la facoltà, per così dire, di posare il banco sono parecchi, dislocati nelle provincie di Alessandria, Genova, Cuneo, Pavia, Savona e, quando formato, il territorio di Asti.

Il lettore, è necessario, sia informato sulle usanze di quel tempo quando avere la possibilità di presenziare su tanti mercati significava essere buoni commercianti a 360°, ossia possedere requisiti di serietà, onestà, con la bravura di saper accaparrare le merci migliori al giusto prezzo.

La clientela è certamente affezionata, ha esigenze mutevoli con il decorrere del tempo, seleziona i prodotti secondo le proprie esigenze, parecchie volte non lesina sul denaro per acquistare un prodotto così importante come sono le calzature.

Giovanni, ad un certo momento, affianca il figlio Oreste nel lavoro, come riferisce la storica autorizzazione rilasciata dal Comune di Incisa; successivamente, quest’ultimo, provvederà all’acquisto di un camioncino per poter raggiungere più celermente le aree di vendita. È anche il momento in cui gli zoccoli sono sostituiti dalle scarpe, dalle pantofole, dagli stivali tutti beni ricercati fra i migliori produttori proprio per mantenere il livello piuttosto elevato a vantaggio degli acquirenti.

Oreste, ad un certo momento della sua carriera pensa al cosiddetto posto fisso per cui con l’arrivo del 25 ottobre dell’anno 1952, acquista la licenza da Reale Giuseppe e Giovanna per il negozio affacciato su via Dante, al numero 4 … comprendente il diritto all’esercizio rappresentato da regolare licenza di commercio .. i mobili … scorte e merci…, come si legge sull’atto.

L’attività, nel corso del tempo, è trasferita in via Savonarola (1966), per aprire in via Rapisardi nel 1974, quando l’azienda accresce anche dal punto di vista giuridico, trasformando il nome in CDC, Centro Distribuzione Calzature.

Luigi formica, divenuto fra i titolari dell’attività, durante un’intervista tenuta immediatamente dopo la terribile alluvione del 1994, s’esprime: … io che vendo gli stivali ho dovuto comprarne due paia dalla concorrenza e li ho pagati … più cari: una bonaria constatazione in basa alla quale, una decina d’anni dopo, ascolta il suggerimento dell’esperienza con il trasferimento dell’attività in via Fabio Filzi ove tuttora soddisfa le esigenze degli acquirenti.

                                                                                        Franco Montaldo