Nella giornata odierna i militari del Nucleo di Polizia Tributaria Guardia di Finanza di Imperia hanno dato esecuzione a due ordinanze applicative di misure di custodia cautelare domiciliare emessi dal Tribunale di Imperia nei confronti dell’ ex consigliere regionale Gabriele Saldo direttore generale di RIVIERACQUA S.c.p.a., società a capitale interamente pubblico costituita allo scopo di gestire il Servizio Idrico della Provincia di Imperia, e del  professore universitario Federico Fontana presidente della commissione d’esame relativa a concorsi pubblici per l’assunzione di personale presso la citata RIVIERACQUA
I militari, gia’ da marzo 2017, avevano iniziato ad indagare circa presunte “anticipazioni” che erano state fatte trapelare dalle Commissioni esaminatrici circa gli argomenti oggetto delle prove di esame per i concorsi pubblici banditi dalla RIVIERACQUA.
Secondo quanto accertato dalla Finanza, dall’analisi della copiosa documentazione cartacea ed informatica acquisita nel corso delle perquisizioni effettuate nel decorso mese di luglio dalle Fiamme Gialle Imperiesi, e’ emerso un quadro probatorio connotato da gravi indizi di colpevolezza che ha consentito alla competente Autorità Giudiziaria  di effettuare proprie valutazioni in ordine agli elementi probatori individuati In particolare e’ stato possibile accertare, anche attraverso numerosi pedinamenti, riscontri visivi e riprese fotografiche che il presidente della commissione esaminatrice aveva fornito al direttore generale di RIVIERACQUA domande d’esame, successivamente consegnate ad un candidato, risultato poi vincitore di uno dei concorsi.
Il Tribunale ha quindi ritenuto che le circostanze disvelate erano tali da portare all’emissione del provvedimento degli arresti domiciliari per due dei numerosi indagati del procedimento, ai quali vengono contestati i reati di rivelazione di segreto d’ufficio, per aver divulgato anticipatamente le domande delle prove d’esame, e di truffa ai danni dell’ente pubblico, per aver creato un nocumento alla Pubblica Amministrazione in quanto le graduatorie finali erano “viziate” dalle condotte illecite poste in essere.
Le attività di indagine proseguono al fine di valutare la posizione di ulteriori candidati che sono risultati essere stati collocati in graduatoria in posizione utile per essere assunti e che, a quanto pare, mantenevano assidui contatti con i vertici della Società.