I Carabinieri della Stazione di Castellazzo Bormida hanno arrestato per furto aggravato di gasolio e possesso ingiustificato di arnesi da scasso Alessandro Di Cara e Walmer Bisan, di 42 e 28 anni. I militari di Castellazzo, nel mese di luglio e nei primi giorni del mese di agosto, avevano raccolto numerose segnalazioni e denunce da parte del proprietario di un terreno agricolo perché presso la sua cascina, nell’agro di Castellazzo, erano stati commessi diversi furti di gasolio dal suo trattore che, posizionato nei pressi di un pozzo, veniva lasciato acceso per fare funzionare una pompa ad immersione utilizzata per irrigare i campi. I Carabinieri del posto, la sera del 7 agosto, organizzavano quindi un servizio di osservazione in abiti civili, appostati e nascosti tra la vegetazione circostante, in modo da osservare costantemente il trattore agricolo ed impedire ulteriori furti. Altri militari erano invece posizionati su un’auto civetta in una località che permetteva loro di intervenire tempestivamente.

E il servizio portava i risultati sperati perché alle 20.30 circa giungeva un’auto sospetta, che imboccava una strada sterrata che porta dietro la cascina in questione e si nascondeva tra gli alberi. Dall’auto scendevano due uomini che prelevavano dal bagagliaio cinque taniche di benzina e due tubi di gomma e correvano in direzione del trattore agricolo, tenuto sotto osservazione. I militari appostati notavano quindi che i due uomini riempivano le prime due taniche e le portavano verso la loro auto e in quel momento i militari, sia a piedi sia in auto, intervenivano e per bloccare i due ladri che tentavano comunque la fuga, venendo però raggiunti e bloccati. Venivano quindi consegnati ad altri militari in uniforme giunti di rinforzo e veniva perquisito il veicolo a loro in uso sul quale venivano trovate le due taniche, da 25 litri ciascuna, piene di gasolio rubato mentre le altre tre taniche, da 25 litri, ancora da riempire venivano trovate nei pressi del trattore. Sull’auto venivano anche trovati numerosi arnesi da scasso quali martelli, pinze, forbici da elettricista, chiavi a brugola e chiavi per bulloni, tutto posto sotto sequestro come anche le taniche di benzina. I 50 litri di gasolio appena rubati venivano restituiti al proprietario del trattore, mentre i due fermati venivano accompagnati nella caserma di Castellazzo Bormida e arrestati. Venivano successivamente accompagnati presso le loro abitazioni in regime di arresti domiciliari in attesa dell’udienza direttissima svoltasi la mattina del 9 agosto e conclusasi con la convalida dell’atto, la condanna a un anno di reclusione e l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per il Di Cara, mentre il Bisan veniva condannato a un anno di reclusione convertiti in due anni di libertà vigilata. Entrambi venivano immediatamente liberati