Nella serata di lunedì gli Agenti della Polizia di Stato del Commissariato P.S. di Ventimiglia, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto due giovani afghani che avevano aggredito e malmenato un connazionale derubandolo dei suoi pochi averi, un telefono cellulare e cento euro in contanti.

All’imbrunire la vittima, che ha dichiarato agli agenti di essersi trovato in quel luogo per incontrare un amico, veniva avvicinato da tre connazionali, suoi occasionali conoscenti, che lo minacciavano con la richiesta di consegnar loro tutti i suoi averi.

Per appesantire l’intimidazione mostravano al malcapitato dei coltelli che tuttavia non venivano utilizzati durante l’azione.

L’uomo, un ventenne afghano, rifiutava di collaborare e per tutta risposta veniva aggredito e colpito ripetutamente al volto dai sui connazionali che gli sottraevano con la forza 100 euro e un telefono cellulare, sfilati direttamente dalle sue tasche durante la colluttazione.

La vittima riusciva poi ad allontanarsi raggiungendo velocemente la vicina via Tenda dove, ferito e inzuppato d’acqua da capo a piedi, contattava una volante della Polizia in transito.

Quel quartiere infatti è fortemente presidiato dalle Forze dell’ordine e gli Agenti di Polizia hanno potuto effettuare un rapidissimo intervento che ha consentito la cattura di due dei tre responsabili del grave reato.

Gli operatori constatate le ferite al volto, compresa rapidamente la dinamica dei fatti, appresa una sommaria descrizione dei responsabili, correvano subito nell’alveo del fiume Roya per cercare di individuare i responsabili dell’aggressione.

Poco dopo individuavano alcuni uomini con fattezze fisiche e   abbigliamento compatibili con quelli descritti dalla vittima e intimavano loro l’alt.

La risposta non si faceva attendere e i tre aggressori tentavano repentinamente di dileguarsi procedendo in direzioni diverse nella fitta vegetazione presente e guadando il fiume.

Gli agenti di Polizia si impegnavano in un faticoso e prolungato  inseguimento.

L’azione era particolarmente efficace e due dei tre aggressori erano finalmente raggiunti e, non senza difficoltà, bloccati.

Tuttavia i due fermati opponevano una forte resistenza tentando ripetutamente di colpire con calci e pugni i poliziotti.

Al termine i due uomini veniva ammanettati, accompagnati in ufficio e sottoposti a ulteriori controlli sull’identità.