Inizia  a delinearsi nei dettagli il programma del Festival del Libro e degli Scrittori Liguri di Santo Stefano al Mare, organizzato dall’intraprendente e infaticabile Angelo Giudici di Atene Edizioni di Arma di Taggia.

La rassegna ha destato forte interesse da parte di molti scrittori, alcuni dei quali impegnati all’interno della scuola italiana in attività formative su ragazzi, genitori e insegnanti.

Fra questi un consulente informatico di Sanremo, Mauro Ozenda, autore del libro “Sicuri in Rete” per Hoepli Edizioni (2012) insieme alla dott.ssa Laura Bissolotti e co-autore della fiaba scritta dalla dott.ssa Rosa Rita Formica, “Un computer dal cuore saggio”, per Edigiò edizioni (2015). Da oltre 10 anni impegnato in attività formativa circa l’uso sicuro, sano, legale e consapevole della Rete e dei Social Network, nell’anno scolastico appena trascorso l’autore ha svolto formazione per conto dell’azienda G Data Italia nell’ambito del progetto “Cyberbullismo 0 in condotta” incontrando circa 1500 ragazzi e 600 fra genitori e insegnanti.

Proprio nella giornata inaugurale del Festival, venerdì 14 luglio alle 12.15, l’autore sarà presente presso il Salotto letterario di Piazza Cavour dove terrà un Workshop informativo dal titolo “Il ruolo dei genitori nell’educazione digitale dei figli”. Fra le tematiche affrontate sinteticamente :

Cyberbullismo : conoscerlo per prevenirlo

 Rischi e pericoli della Rete : indicazione strumenti di protezione dei bambini connessi

 Tutela della privacy online : indicazioni utilizzo immagini/video sui Social Network

 Come proteggere i propri dati sui nostri dispositivi

L’’importanza della Web Reputation

Angelo Giudici

Tematiche di grande attualità, dunque, dal momento che internet raggiunge oggi i due terzi della popolazione italiana e più di metà è attivo su una o più piattaforme social. A usare i social media sono oltre 31 milioni di italiani mentre gli utenti mobile oltre 50 milioni. Come spiega lo stesso Ozenda.

Circa il 90% dei ragazzi fra 9 e 13 anni possiede uno smartphone e utilizza Whatsapp come sistema di messaggistica (cui si aggiunge Snapchat impiegato dal 20% dei ragazzi). Al più tardi dalla quinta elementare tutti dispongono di almeno un dispositivo abilitato alla navigazione (tablet/computer/mobile) e ogni classe (circa il 50% delle quinte, ma il 100% dalle prime medie) ha un gruppo privato su Whatsapp.

In termini social, un buon 70% è iscritto a Instagram e il 20% a Facebook, ove pubblica informazioni riservate, tra cui dati anagrafici e recapiti, senza alcuna tutela. Da rilevare un impennata nell’utilizzo della piattaforma di condivisione social Musical.ly dove i ragazzi pubblicano video “cantati” in playback o di persona della durata di quindici secondi. Indipendentemente dal social network utilizzato, solo pochi (meno del 30%) condividono video o immagini impostando ai massimi livelli la privacy del proprio account, con il rischio che quanto condiviso finisca in pasto alla Rete in modo incontrollato. L’80% dei ragazzi conferma altresì di aver accettato almeno una volta la “richiesta di amicizia” di sconosciuti, a discapito della protezione dei contenuti da loro pubblicati tramite una corretta impostazione della privacy. Risulta quindi genericamente scarsa l’attenzione dei ragazzi circa la tutela della propria privacy e ai minimi livelli la conoscenza delle norme basiche di privacy previste dal Garante in merito alla necessità di un’autorizzazione scritta dei genitori di eventuali altri ragazzi immortalati nelle foto o nei video condivisi sul gruppo della classe di Whatsapp o sul profilo di Facebook o Instagram”. (dati riscontrati progetto G Data Italia Cyberbullismo 0 in condotta).

Un appuntamento da non perdere, dunque, aperto a tutti e rivolto in particolare alle numerose famiglie che animeranno le strade di Santo Stefano al Mare in occasione della manifestazione, tra libri, concerti, recital e moltissimo altro ancora.