I dati sul numero di persone che si sposano a Diano Marina sono inequivocabili: i matrimoni negli ultimi due anni sono diminuiti del 25% passando da 20 a 15. Non solo, ma quelli civili hanno superato i religiosi per 8 a 7.

I numeri arrivano dalla parrocchia di sant’Antonio Abate, guidata da Don Gianfranco. Nel 2014 nel comune di Diano Marina sono stati celebrati 20 matrimoni che sono scesi a 15 nel 2015 e altrettanti lo scorso anno, ma se nel 2015 la percentuale tra matrimoni religiosi (12) e civili (3) era nettamente a favore dei primi, nel 2016 la percentuale si è ribaltata e i matrimoni civili sono stati 8 mentre quelli religiosi soltanto 7.

Un trend abbastanza comune in Italia ma che a Diano Marina è stato improvviso, tanto da indurre i parrocchiani ad effettuare un’approfondita analisi della Questione attraverso un’analisi effettuata dalla psicologa dianese Monica Rebuffo sulla rivista parrocchiale.

“Forse – dichiara Monica Rebuffo – ci lasciamo manipolare dalle aspettative dell’individualismo e del consumismo e spesse volte non ce ne accorgiamo neppure. Per cui, più che coltivare la fede che è trasmissione, testimonianza, condivisione, ci limitiamo a fare trasmissione di tradizione delle nostre radici di cristianità. Queste perché la società di oggi ci sta dirottando su una cultura del narcisismo e dell’individualismo, dove paradossalmente, al centro non troviamo la persona col suo valore, ma troviamo le cose materiali, i beni di consumo.”

Sposarsi quindi non serve più ed è sufficiente la convivenza e il motivo lo spiega la psicologa di Diano marina: “La persone viene declassata – conclude Monica Rebuffo – e diventa il mezzo per conquistare il benessere materiale. Questi numeri sul calo dei matrimoni e sul calo delle nascite ci suggeriscono la nostra comodità personale, il nostro individualismo, la minore capacità di assumerci delle responsabilità, di rinunciare al nostro benessere per fare un po’ di posto agli altri… moglie/marito/figli.”