E’ partita col botto la rassegna letteraria “Cervo in blu … d’inchiostro” iniziata domenica a Cervo nella suggestiva cornice dell’ Oratorio romanico di Santa Caterina con l’ arrivo, per la prima volta, della grande scrittrice italo-eritrea: Erminia dell’ Oro.

La Rassegna, ad ingresso gratuito è stata ideata dalla Francesca Rotta Gentile e promossa dall’Associazione Culturale Cumpagnia du Servu, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e Istruzione del  Comune di Cervo, della Provincia di Imperia.

L’arredo e la coreografia dell’Oratorio di Santa Caterina sono curati dall’Istituto Aicardi ad indirizzo floricolo di Sanremo con piante e stelle di Natale.

Agnese Zocco

Grazie all’ Associazione Amadeus di Imperia,   Agnese Zocco che ha recentemente vinto il primo premio al concorso “ concours cote d’ Azur Nice” ha eseguito   alcuni brani della seconda suite di Bach e un valzer;

Erminia dell’Oro è stata la prima importante rappresentante della letteratura italofona di scrittrici “d’immigrazione” o “di seconda generazione” provenienti dal Corno d’Africa: I suoi libri più citati anche tradotti in tedesco: Asmara Addio edito Baldini e Castoldi e L’Abbandono, Einaudi. Oggi ci presenterà il suo Mare davanti ed. Piemme e sarà intervistata dalla bravissima giornalista culturale di Repubblica e scrittrice Annarita Briganti anche lei per la prima volta a Cervo. Sarà   anche un’ occasione un’ unica per riscoprire i legami italiani con l’ Eritrea. L’esperienza coloniale italiana è stata a lungo rimossa, tanto che si è parlato di “ritorno del rimosso” e di risveglio dell’inconscio collettivo, soprattutto in seguito a studi recenti, in ambito storiografico prima e in quello letterario solo negli ultimi anni. Va ricordato che nella storia del colonialismo italiano in Africa l’Eritrea è sicuramente stata la colonia più importante, per molti aspetti, non ultimo per il fatto che rispetto alla Libia e alla Somalia italiana fu quella con il maggior numero di italiani residenti. Fu soprattutto Mussolini a volere un impero coloniale italiano, il 9 maggio 1935 tutte le colonie italiane d’Africa furono da lui unificate nell’AOI , l’Africa Orientale Italiana, sotto un governatore con sede ad Asmara

Come infatti dice in una intervista ancora inedita la scrittrice Erminia Dell’Oro: l’ esperienza coloniale italiana è stata breve, e legata anche agli anni del fascismo… (…). É un‘esperienza rimossa e anche ignorata. Ancora oggi molti italiani non sanno dove sia l’Eritrea, né conoscono la nostra storia legata a quel paese. La colonizzazione italiana ha lasciato una splendida città molto studiata Asmara e molte strutture, costruite allora in vista di un lungo futuro. La lingua italiana è ancora molto parlata, ci sono scuole italiane frequentate da bambini e ragazzi eritrei. I rapporti con gli italiani possono definirsi buoni.

Nella giornata di oggi, lunedì, l’ autrice incontrerà dieci classi dell’ Istituto Ruffini di Imperia.L’ associazione Cumpagnia du Servu è promotrice dell’ incontro che rientra nel ciclo “ Cervo in blu d’ inchiostro” ideato da Francesca Rotta Gentile.

Le foto sono di Marcello Nan.