L’Amministrazione Comunale si sta adoperando per ripristinare la pista ciclabile denominata “Terme e Natura”  in zona Bagni, a seguito degli eventi alluvionali verificatisi  nella notte tra il 24 ed il 25 Novembre.

La piena del fiume  Bormida ha interessato soprattutto la parte iniziale e finale del percorso; in particolare, all’inizio della pista, è stata allagata l’area adibita a parco giochi e tutta la zona relativa al parcheggio.

Per quanto riguarda il parco giochi, donato nel 2013 dal Lions Club Acqui Terme Host, l’intervento si concretizzerà nel provvedere alla pulizia delle strutture che non hanno subìto danni e alla sostituzione di quelle danneggiate.

A tal proposito, sono stati sentiti i Presidenti dei due Lions Club cittadini, che si sono dichiarati disponibili a far effettuare i lavori sopra indicati e, inoltre, ad ampliare con nuovi giochi questo spazio tanto amato dalle famiglie.

Proprio per l’importanza che tutta l’area della pista ciclabile riveste per la popolazione acquese, la priorità per l’Amministrazione è quella di renderla nuovamente fruibile al più presto; si prevedono a tal fine due fasi principali: in primo luogo, la rimozione delle alberature che hanno invaso la pista e la pulizia dal fango e dalla sabbia; in un secondo tempo il ripristino dei tratti sconnessi ed il riposizionamento delle barriere laterali.

Per quanto riguarda il primo punto, si provvederà ad affidare il compito di liberare il percorso dagli alberi a ditte che raccolgono il legname, non appena ottenuto il consenso del Settore Decentrato Opere Pubbliche della Regione Piemonte; tale operazione avverrà a costo zero, in quanto compensata dal materiale recuperato.

La pulizia del fondo, invece, verrà affidata alle ditte già incaricate della manutenzione.

Per il secondo punto, più prettamente edile, l’Amministrazione  provvederà ad assegnare il compito a ditte specializzate, utilizzando proventi comunali e  privati.

Si informa che, in merito a quanto sopra descritto,  è stata inoltrata alla Regione Piemonte la richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza e calamità naturale, con conseguente richiesta di rimborso danni.

L’intervento,  nel suo complesso, prevede comunque un iter imprescindibile legato alla normativa nazionale inerente gli interventi presso le fasce fluviali, che l’Amministrazione ha immediatamente attivato, ma che richiede tempi tecnici di sviluppo.