Venerdì 18 novembre, alle ore 21 in sala Pessini a Castelnuovo Scrivia Antonello Brunetti, concluso con “Cui ad Castarnöv” il lungo lavoro sul nostro dialetto e sulla vita a Castelnuovo fra Ottocento e Novecento,  mette a disposizione notizie e immagini che ha raccolto nel
corso della sua vita. Questa volta concentrandosi sul tema dell’archeologia.
Il libro è costituito da 150 pagine, corredate da 160 fotografie e disegni.
Interverranno alla presentazione l’autore, Giuseppe Decarlini, Gian Piero Vignoli, con relativa proiezione di una ventina di immagini.
“In passato – dice Brunetti –  veniva generalmente affermato che l’origine del nostro paese risalisse all’epoca dei Goti e il maggior storico castelnovese, il canonico Mauro Bertetti, nel suo libro “Cenni storici su Castelnuovo Scrivia”, datato Tortona 1888, afferma che furono gli Ostrogoti quelli che, abitando in Tortona, diedero l’ordine di provvedere all’ampliamento e alla fortificazione del nostro castello. Prima di lui, Matteo Bandello sostiene che gli Ostrogoti, nel principio del regno di Teodorico, furono quelli che fondarono Castelnuovo, in
seguito ampliato dai Longobardi nel tempo di Liutprando.L’analisi parte dal 1975, quando esaminando nel dettaglio le linee della
centuriazione, analizzando i molti reperti raccolti nelle campagne castelnovesi, leggendo scritti di Bonavoglia e Merloni, l’autore intuisce che i primi insediamenti corrispondono all’epoca di Roma imperiale. ”