Questa notte i Carabinieri di Valenza e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Alessandria, a parziale conclusione delle indagini immediatamente avviate a seguito dell’accoltellamento di BELLOTTI Angelo, 61enne del luogo, presentatosi nella tarda serata di ieri, in un lago di sangue, presso l’ex ospedale Mauriziano di Valenza in viale Santuario, traevano in arresto, con l’accusa di tentato omicidio aggravato, ZAGHETTO Renata, 58enne di Valenza.

I militari erano intervenuti poco dopo le 19.00 di ieri presso la citata struttura sanitaria su indicazione del 118.

BELLOTTI, secondo la prima sommaria ricostruzione effettuata dai carabinieri durantye una cofnerenza stampa si è tenuta stamattina, sabato al comando provinciale dei Carabinieri di Alessandria,  era seduto nell’atrio ed aveva il corpo e i vestiti coperti di sangue. Vicino a lui un tavolino con sopra un lungo coltello da cucina, di quelli che si usano per sfilettare, anch’esso sporco di sangue. Nell’atrio era presente una donna, poi identificata nella ZAGHETTO che, con i vestiti e le scarpe macchiati di sangue, le mani anch’esse insanguinate, camminava agitata avanti e indietro.

L’uomo, sebbene sofferente, riferiva ai militari che poco prima la donna aveva tentato di ucciderlo. Si erano dati appuntamento nel pomeriggio perché ella doveva restituirgli dei soldi che lui gli aveva prestato – poco meno di 20mila euro.

Secondo il racconto dell’uomo i due, giunti separatamente nei pressi del cimitero, si erano spostati più volte in quanto disturbati dalla presenza di altre persone, sino al parcheggio tra via Michelangelo e via Raffaello. Lì avevano discusso e, constatata verosimilmente l’impossibilità di rientrare in possesso, quanto meno a breve, dei soldi, lui le aveva detto che sarebbe andato a raccontare tutto alla sua famiglia.

A quel punto, secondo l’accusa,  la ZAGHETTA aveva finto di salutarlo, avvicinandosi come per dargli un bacio, ma in realtà gli sferrava una coltellata al collo. Dolorante, BELLOTTI cercava di allontanarla e di risalire sul suo furgone ma la donna saliva anch’essa sul mezzo, colpendo ripetutamente l’uomo e cercando di impossessarsi delle chiavi per impedirgli di mettere in moto e andarsene.

A quel punto BELLOTTI la colpiva a sua volta, facendole cadere di mano il coltello. Ciò gli dava l’opportunità, nonostante la concitazione del momento, di mettere in moto furgone e raggiungere in breve tempo la struttura sanitaria.

La donna, invece, forniva ai militari una versione dei fatti diversa, ancorché confusa e incoerente, sostenendo, tra l’altro, di non sapere come ad un certo punto si fosse ritrovata in mano un coltello, con il quale, a suo dire, aveva colpito il BELLOTTI per difendersi allorché aggredita da quest’ultimo.

Fatti trasportare entrambi presso l’ospedale di Alessandria, l’uomo veniva ricoverato in prognosi riservata e, nel corso della notte, operato d’urgenza per le lesioni alla giugulare provocate dalla coltellata al collo. Nel contempo i militari avviavano una serie di accertamenti e   riscontri, escutendo anche il personale sanitario presente nella struttura ed il compagno della donna. Inoltre, nel corso della perquisizione effettuata nell’abitazione di quest’ultima rinvenivano, tra l’altro, all’interno di un cassetto della cucina, 5 dei 6 coltelli costituenti un set di marca e modello identici a quello sporco di sangue.

Alla luce dei molteplici, univoci e concordanti elementi raccolti a suo carico, ancorché in attesa di completare gli ulteriori accertamenti volti ad acclarare tutti i particolari della vicenda, i Carabinieri procedevano all’arresto di ZAGHETTO Renata, ritenuta responsabile del reato di tentato omicidio, dandone immediato avviso al Pubblico Ministero di turno. La donna, espletate le formalità di rito, veniva condotta nel corso della notata presso il carcere di Vercelli a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria.

L’immagine è il percorso fatto dall’uomo per raggiungere il Pronto Soccorso