Lo Spazio 53, che è ormai diventato l’eccellente valida alternativa ai luoghi espositivi ufficiali della nostra città e che dall’iniziale prerogativa di ambiente fotografico sia espositivo che di lavoro, si è allargato ad accogliere altre espressioni d’arte, oggi il visitatore viene avvolto, quasi travolto, dai colori e dall’ armonia delle forme di questi elementi naturalistici che tutti amiamo, i fiori, offerti attraverso la tecnica dell’acquerello, da Rita Vaselli. (http://ritavaselli.blogspot.it/)

 

L’acquerello è una tecnica che sappiamo difficile, occorre una conoscenza approfondita degli elementi che la compongono, i vari tipi di carta, i pigmenti, i pennelli, e poi i colori primari e quelli secondari, e poi l’elemento tempo che entra in maniera essenziale in quanto nei brevi istanti tra la stesura di una pennellata e la sua asciugatura bisogna concentrare tutte le emozioni che si vogliono esprimere; a differenza della pittura ad olio c’è poco spazio per i ripensamenti, l’acquerello è hic e nunc.

Rita Vaselli ha acquisito in anni di studio, con lezioni a Torino e Milano e con mostre collettive dal 2013, l’esperienza necessaria ad avere la padronanza di questi mezzi e dunque la capacità esecutiva che sono il supporto indispensabile di ciò che come potete constatare può chiamarsi talento.

Così è arrivata a coltivare per noi questo splendido giardino.

Ma questo non è un giardino botanico, questo è un giardino dell’anima.

E vi spiego perché.

Origini e spirito toscani, vogherese ormai da tempo con un’appendice extraeuropea, Rita è una donna che ama la vita e la ama nonostante. Quel nonostante è il senso profondo della sua pittura. Lo si capisce bene dalle risposte a quelle solite e scontate domande che si fanno agli artisti. Quando le ho chiesto perché ha scelto l’acquerello per esprimere la sua passione per l’arte, non mi ha risposto in maniera prevedibile per la leggerezza e la trasparenza dei colori, la raffinatezza della tecnica, no, mi ha detto perché… ” l’acquarello non puzza”. Ma non è stata la risposta spiritosa di una persona schizzinosa, no, in quel periodo Rita stava facendo una pesante terapia e non sopportava l’odore forte dei vari diluenti che di solito si usano per gli altri tipi di pittura. Dunque da quel momento difficile è scaturita la forza terapeutica di dare di nuovo senso alla vita. E ancora, l’altra scontata domanda che le ho posto è perché il soggetto principale dei suoi lavori fossero i fiori, anche se ha dimostrato di saper spaziare in altri e diversi argomenti. Anche qui la risposta non è stata un prevedibile riferimento alla bellezza della natura alla leggiadria delle forme, no, ma piuttosto al fatto che il fiore sboccia, vive e appassisce in uno spazio temporale breve, ma poi rinasce. Il fiore rappresenta simbolicamente per Rita Vaselli la possibilità di rinascita, la voglia di tornare a vivere ogni volta nonostante il tempo e i temporali della vita lo spezzino. La filosofia di fondo della nostra artista è che la vita nonostante i lutti sia psicologici che effettivi è un bene che ci è stato dato e come tale va apprezzato, di più, va sfruttato a pieno, sempre. Questo vogliono dire quei rossi con loro sfumature, quei gialli con la loro luce, quei viola con la loro velata malinconia.

Ecco, vi ho detto queste cose, che vanno oltre il giardino, perché credo che conoscere le motivazioni che portano a realizzare un’opera, dia un valore aggiunto all’opera stessa, l’emozione di quel dialogo muto tra chi la guarda e chi l’ha realizzata.                                                                                                         Claudio Cignatta

                                                                                                                                                           

La mostra sarà presentata dall’artista dott. Claudio Cignatta alla presenza dell’autrice, con il patrocinio del Comune di Voghera e di UNICEF.

 

Inaugurazione: sabato 24 settembre ore 18,00

Dove: galleria SPAZIO 53 – Piazza Duomo, 53 Voghera – PV

Esposizione: dal 24 settembre al 6 ottobre 2016 – martedì/sabato 10 – 12 / 16 – 19 (lunedì su appuntamento)

Ingresso libero