Con grande solennità è stato reso onore alla Regina del Monte Carmelo presso la Parrocchia orionina di  “San Michele Arcangelo” in Tortona. La festa è stata posticipata, rispetto alla data della memoria liturgia (16 luglio), al giorno seguente di domenica 17, con una buona partecipazione di popolo che non è voluto mancare a questo annuale appuntamento di preghiera e di condivisione fraterna in onore della Patrona. Al mattino, ore 11 la Santa Messa solenne presieduta da don Loris Giacomelli, parroco orionino di “San Pietro” in Voghera animata dalla corale “San Giacomo” dell’Insigne Collegiata di Casei Gerola e nella serata la processione, presieduta da don Antonio Lecchi, parroco orionino di “San Lugi Orione” in Pavia predicatore del triduo.

 

Dobbiamo guardare a Maria con gli occhi della fede, con quegl’occhi con cui la fissò e l’amò Don Orione“. E’ questa la tematica ma soprattutto l’invito che nella riflessione don Loris Giacomelli, ha voluto sottolineare con forza. E riferendosi alla Giornata Mondiale della Gioventù ha voluto affidare a Maria tutti i giovani perchè “con il suo aiuto possano camminare e crescere nell’amore verso il prossimo, verso gli altri compagni, in un aiuto reciproco e nella ricerca del vero bene che è Gesù”.Come tradizione, al termine della celebrazione eucaristica sono stati benedetti e distribuiti gli “abitini“.

Don Antonio Lecchi dopo aver predicato il triduo di preparazione nei giorni precedenti, sviluppando tre tematiche importanti sulla Madonna: presenza viva, porta della misericordia e donna dell’accoglienza, ha presieduto la processione per le vie della parrocchia animata dalla banda di Borgonovo. Al rientro, don Lecchi è salito all’ambone per la riflessione che ha riassunto quelle che sono state le riflessioni dei tre giorni di predicazione con le parole di Don Orione: “… quando siamo stanchi, avviliti e tutto ci pesa, ecco allora che ci farà bene correre con il nostro pensiero alla nostra Madonna del Carmine, Madre di Dio e nostra che ci tiene sulle sue braccia come bambini. Mettiamoci sul cuore della Madonna come il Bambino Gesù!”. E poi un bell’augurio che don Lecchi ha voluto lasciare a tuti coloro che sono stati per tanti anni i suoi parrocchiani: “la Madonna ci guidi ed illumini nel cammino della nostra vita“. Dopo il momento liturgico ci si è recati presso il cortile del Paterno per condividere ancora un momento di fraternità. La Vergine del Carmelo custodisca sempre questi suoi figli per il bene comune della parrocchia e del Chiesa universale.

Fabio Mogni