Non è dato sapere se avesse già ripetuto quel viaggio dalla Bulgaria alla Spagna, a bordo di quegli autobus che ormai quotidianamente ed anche più volte al giorno, si vedono transitare sulle arterie autostradali, e che accompagnano cittadini dell’Est Europa verso i paesi iberici (dove pare sia folta la presenza di manovalanza proveniente dai paesi dell’Est) e ritorno, ma dopo circa 10 anni I.S.I., di anni 43 cittadino bulgaro, è stato identificato proprio a bordo di uno degli autobus, sottoposto a controllo lungo l’A26 dei trafori in uno dei tanti dispositivi messi in atto dalla Polizia Stradale Alessandrina per il controllo delle arterie di principale comunicazione (ricordate TISPOL “Truck and Bus”: dal 25 luglio controlli ancor più accurati sui veicoli per il trasporto merci).

I.S.I. è risultato destinatario della custodia cautelare in carcere disposta dal Tribunale di Torino per delitti connessi alla prostituzione; nel frattempo però il processo era stato definito e quella misura cautelare era stata sostituita dalla condanna ad anni 3 e mesi 1 di reclusione.

Atteso che i fatti-reato erano avvenuti prima dell’anno 2006 I.S.I. ha potuto godere del beneficio della Legge “indulto”.

Accompagnato presso la Sottosezione Polizia Stradale di Ovada, ha ricevuto la notifica dell’atto di carcerazione con l’obbligo di presentare istanza al fine di utilizzare le pene alternative alla detenzione entro 30 gg., pena l’esecuzione della misura restrittiva.

Il conducente dell’autobus è stato sanzionato per alcune irregolarità connesse alla modalità del trasporto e dopo una “fermata” di qualche ora, ha potuto riprendere il viaggio con destinazione Spagna.