Che sia importante parlare di futuro, in ogni ambito, è indubbio, perché se non condotto all’esagerazione dimostra la volontà, o comunque la tendenza, a pensare in lungo, senza fermarsi all’oggi ne tantomeno rimuginare sul passato.
Diventa ulteriormente proficuo se l’argomento in questione sia l’ambito lavorativo e gli spettatori dei ragazzi di quinta liceo che stanno per scegliere l’università, ormai tanto determinante per la redditizia riuscita di un percorso non più scolastico ma di vita. È con queste motivazioni che è stato invitato l’imprenditore della zona Luigi Serra, vicerettore della prestigiosa università Luiss di Roma, a parlare a noi giovani di quelle che sono le prospettive di mercato. La conferenza, lungi dall’essere noiosa e monotona, si è rivelata estremamente azzeccata, produttiva ed efficace, tanto da tenerci attenti per le quasi due ore in cui ha parlato. Alle parole il sig. Serra ha accompagnato slides ricche di dati e statistiche aggiornate, dunque utili per una scelta futura, fornite da Confindustria di cui l’imprenditore è membro. Doveroso soffermarsi sulla serietà e la competenza, determinanti nella riuscita della conferenza. Gli studenti nel complesso sono rimasti soddisfatti, anche se sono state tuttavia notate alcune pecche: l’ambito lavorativo era per forza di cose, data l’origine e le fonti dell’oratore, ristretto al solo mercato privato e industriale. Salvo alcuni riferimenti le scelte universitarie analizzate vertevano tutte sull’ambito dell’ingegneria e dei campi all’industria associati, dall’informatica alla gestione aziendale o management. E le prospettive, fatti i dovuti confronti con gli altri paesi europei, sono piuttosto positive. Resta da chiedersi quale futuro abbiano invece coloro che siano orientati o portati per materie umanistiche, come Lettere o Beni Culturali o lingue. In attesa di una futura conferenza sul restante mondo del lavoro, quello del Pubblico, non ci rimane che riflettere su quanto appreso venerdì.

Davide Guerra