La mattina 14 aprile 2016, alle ore 08.00, in Rozzano (MI), Vellezzo Bellini (PV), Pieve del Cairo (PV) e Sannazzaro de Burgondi (PV) i Carabinieri di Vigevano (PV), hanno dato esecuzione a nr. 3 ordinanze di applicazione misure cautelari in carcere, emesse in data 11 aprile 2016 dal Tribunale di Milano – ufficio G.I.P. – Dr. Livio CRISTOFANO, per i reati di concorso in furto aggravato (artt. 61 nr.2, 11 quater, 81, 110, 624, 625 nr.2, 5 e 7 cp) e concorso in detenzione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio (artt.61 nr.11 quater, 81 e 110 c.p., 73 c 1. e 4, e 80 DPR 309/1990), nei confronti di:

• V.T., detto “Toni l’americano”, nato a Palermo (PA) cl. 1964, residente in Vellezzo Bellini (PV), nullafacente pluripregiudicato;
• V. M.M., nato a Milano(MI) cl. 1988, domiciliato a Rozzano (MI), barista, pregiudicato;
• H.R., detto “Bobo”, nato a Milano (MI) cl. 1982, residente a Pieve del Cairo (PV), presso campo nomadi di località “Riccagioia”, nullafacente, pluripregiudicato;

carab vigevanocarab vigevanopoiché a conclusione di una complessa indagine convenzionalmente denominata “Piccolo Ponte”, avviata nel mese di gennaio 2016 dopo l’arresto in flagranza di una coppia, un barista e la sua compagna, trovati a custodire nella propria abitazione di Rozzano Kg. 150 di hashish e 6 kg. di cocaina purissima, il Sost. Proc. della Repubblica presso il Tribunale di Milano Dr. Paola PIROTTA, concordando pienamente con le risultanze investigative della Compagnia Carabinieri di Vigevano, li ha ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di aver portato a termine uno “sgarbo” nel circuito del traffico di narcotici, ai danni e nei confronti di un gruppo organizzato, presumibilmente costituito da soggetti di nazionalità nordafricana. In particolare i tre arrestati sono indagati per aver proceduto il 21.01.2016, al furto di kg. 150 di hashish, custodito su di un furgone parcheggiato sulla via Campania di Rozzano, scassinando il portellone posteriore del mezzo, ciò al fine di contrastare gli affari dei trafficanti “avversari” e guadagnare la supremazia per la piazza di spaccio compresa tra i comuni di Rozzano (MI) e Pieve Emanuele (PV).
Gli arrestati inoltre sono accusati di avere, ricevuto, acquistato, procurato e/o comunque detenuto ai fini di spaccio lo stesso quantitativo di kg. 150 di hashish, sequestrati nell’abitazione di V.M.M. a Rozzano (MI), in data 22.01.2016, allorquando fu arrestato, unitamente alla compagna 29enne, oltre a 6 kg. di cocaina confezionata in panetti riportanti tutti il marchio con la scritta “Barcellona”, una partita che si ritiene fosse giunta da pochi giorni dalla città catalana, seppur costituita da sostanza stupefacente prodotta in Perù, così come indicano altre scritte sugli involucri. Particolare rilevante è che la cocaina, di cui V.M.M. ha cercato inutilmente di disfarsi gettandola dalla finestra, è purissima, l’esito delle analisi qualitative ha stabilito un valore percentuale di stupefacente pari al 100% portando cosi il valore complessivo dello stupefacente ad oltre 2 milioni di Euro.
L’attività di indagine ha appurato come V.A., soprannominato “Tonino l’americano”, già condannato a 26 anni di carcere per reati di vario genere e natura, da delitti contro il patrimonio (furti e rapine) e specifici reati in materia di stupefacenti, fino all’omicidio e detenzione di armi, avesse allacciato legami con soggetti nomadi di etnia “rom” con i quali aveva condiviso il regime carcerario, per avviare nella zona tra i Comuni di Rozzano (MI) e Pieve Emanuele (MI) nel milanese e i comuni di Vellezzo Bellini (PV), Mezzana Bigli (PV) e Sannazzaro de Burgondi (PV), una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti, avente come base logistica un ristorante gestito da propri famigliari, nel comune di Sannazzaro de Burgondi (PV).
Un ristorante scelto dal gruppo criminale quale “ponte” tra le due province lombarde, e con la collaborazione di alcuni rom che vivono nei campi nomadi presenti in località Riccagioia e Mezzana Bigli in provincia di Pavia, doveva fungere da nascondiglio delle partite di stupefacenti immesse sul mercato dagli arrestati. Nel corso delle perquisizioni effettuate, presso l’abitazione di V.A. a Vellezzo bellini (PV), abilmente occultati all’interno di una mensola a muro in legno, appositamente modificata, i Carabinieri hanno rinvenuto e posti sotto sequestro 60.000 euro, in mazzette da 10.000 in banconote da 50, 100 e 500 euro, ritenuto provento dell’attività di spaccio. Gli arrestati, espletate le formalità procedurali, sono associati presso la Casa Circondariale di Milano S. Vittore.