Pietro nasce ad Alessandria nel 1834 da famiglia modesta la forza di imparare, di spalmare sulla tela il colore non gli manca, oltretutto ha avuto l’opportunità di essere apprezzato da importanti pittori

Il nostro giovane diventa pittore quasi per caso, ha l’occasione di incontrare insegnanti del livello di Giuseppe Camino piemontese come un altro grande maestro del livello di Massimo Taparelli, Marchese D’Azeglio, anch’egli proteso ad incoraggiare il nostro Pietro, ancora spaesato.

La famiglia di origine non permette a questo giovane d’intraprendere gli studi accademici, tuttavia il Comune di Alessandria coglie il suo estro pertanto gli concede una somma da affrontare corsi di studi regolari.

Frequenta scuole nella Savoia, è a  Ginevra in Svizzera dove apprende l’arte sotto la guida di Alexandre Calame di cui seguirà le corrente artistica pur restando vicino ad altri prestigiosi nomi dell’arte figurativa del suo tempo.

Il soggiorno all’estero gli permette di incontrare altri italiani conosciuti per le loro attitudini, inseriti nella sua epoca: è amico di Francesco Fontanesi, abile paesaggista.

Pietro ritorna nella nostra città per salire in cattedra ad insegnare alla Scuola d’Arte in cui annovera fra i suoi allievi Cesare Tallone, di cui già è stato tratto un profilo,  apprendista presso una bottega artigianale.

Il suo estro è richiesto a Torino, a Roma laddove accresce la fama di pittore.

Egli è abile nel cogliere le raffigurazioni apparse ai suoi occhi; famoso è Il Colosseo, il Paesaggio della campagna romana, ecc..

Le collezioni pubbliche e/o private annoverano parecchi suoi dipinti: Dintorni del Lago di Ginevra, Il lago dì Moncenisio, nonché tanti lavori tutti degni d’importanza.

Il suo stile rispecchia il tardo romanticismo piemontese, con influenze delle scuole francesi.

                                                                            Franco Montaldo