Nella serata di martedi, nella cornice dell’Hotel Roma Imperiale, il Comandante della Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta, Gen. B. Gino MICALE ha tenuto una dissertazione nel corso della “conviviale” del Rotary Club di Acqui Terme avente ad oggetto l’attuale ruolo dell’Arma dei Carabinieri nel contrasto alla criminalità.

Alla presenza delle principali autorità provinciali quali S.E. il Prefetto di Alessandria Dott.ssa Romilda TAFURI ed il Comandante Provinciale dei Carabinieri Col. Enrico SCANDONE, il Generale Micale, dopo un excursus storico sulle origini del Corpo, nato e cresciuto in Piemonte e per questo profondamente legato alla Regione, ha evidenziato quale sia l’attuale atteggiamento dell’Arma dei Carabinieri di fronte alla problematica della sicurezza. Infatti, a fronte di dati statistici che vedono (a livello nazionale, ma anche a livello locale) una diminuzione della criminalità ed un incremento dell’attività repressiva dei Carabinieri e quindi comportano una sicurezza “oggettivamente” migliorata, fa da contraltare quella vicinanza alla popolazione ed al cittadino da parte dei militari, in modo tale che questo miglioramento sia non solo statistico ma anche “soggettivamente” sentito. Ecco in quest’ottica iniziative come il Carabiniere di quartiere nei grandi centri urbani o gli incontri con la popolazione in funzione anti – truffe svolte a livello locale financo nelle chiese e nei luoghi di ritrovo delle persone anziane.

Il Generale Micale ha poi orgogliosamente ricordato, in tempi di ristrettezze economiche, come l’Arma dei Carabinieri abbia già da decenni avviato programmi di contenimento dei costi senza intaccare (e semmai aumentare) le sue capacità operative. Ecco quindi, ad esempio, una massiccia informatizzazione dei sistemi, che ha permesso di reimpiegare su strada personale prima tenuto negli uffici.

Infine il Comandante ha concluso il suo intervento, in questo momento storico così particolare, evidenziando quale possa essere la risposta dell’Arma dei Carabinieri in caso di minaccia eversiva. Ha rilevato come il know how investigativo/operativo dell’Arma sia frutto di decenni di esperienza sul campo contro l’eversione nera e rossa degli anni ’70 – ’80 e contro la criminalità organizzata. Tra i reparti impegnati il Generale non ha potuto non ricordare (anche per suoi precedenti di servizio) il 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania” ed il Gruppo d’Intervento Speciale, forze deputate al contrasto alla minaccia eversiva e le cui capacità, con due brevi videoclip, sono state mostrate ai presenti.