I carabinieri hanno tratto in arresto nella flagranza del  reato di furto aggravato (aggravato per averlo commesso con violenza sulle  cose, in danno di un ente di pubblica utilità da almeno tre persone ed in orario notturno  in concorso, (artt. 110, 624 e 625 c.p.):

  • G., nato a Lauria (PZ) cl. 1960, residente a Rescaldina (MI), pregiudicato;
  • R., nato a Taurianova (RC) cl. 1973, residente a Gioia Tauro (RC), domiciliato a Milano;

in particolare a conclusione di un mirato servizio organizzato per contrastare il fenomeno dei furti di combustibile in danno di oleodotti di proprietà dell’“Eni s.p.a.”, effettuato in agro di questo comune, gli operanti, alle ore 03.00 di ieri notte, intercettavano un autocarro “Man 163l”, preceduto da due autovetture quali “staffette”, provenire da una strada secondaria che conduce ad un tratto dell’oleodotto Sannazzaro de Burgondi (PV) – Rho (MI), sito in località “laghi di Santa Marta”, compresa nell’area ecologica del parco del Ticino. Alla vista dei militari che tentavano di procedere ad un controllo dei veicoli avvistati, questi tentavano la fuga e, mentre l’autocarro veniva bloccato, le due autovetture “staffetta” imboccavano due distinte vie di fuga. Nella circostanza, un’autovettura  riusciva a dileguarsi, mentre l’altra, inseguita per circa tre chilometri, veniva bloccata in frazione “Bercleda” di quel comune. Il conducente, identificato in M.R., al momento del fermo non era in grado di giustificare la sua presenza in tali circostanze e l’odore di gasolio proveniente dai suoi indumenti. La successiva perquisizione invece dell’autocarro e alla cui guida risultava esserci C.G., permetteva di rinvenire, alloggiate al suo interno, nr. 8 cisterne da mille litri ciascuna, colme di gasolio appena prelevato, oltre a numerosi attrezzi da scasso, tubi e raccordi di vario genere idonei all’aspirazione del combustibile, mentre il combustibile recuperato veniva restituito all’avente diritto. Le tubature dell’oleodotto nel punto dell’avvenuta effrazione risultavano dai rei manomesse, con l’innesto di due tubi di piombo saldati e muniti di rubinetti, al fine di consentire eventuali successivi prelievi.  Le ulteriori perquisizioni domiciliari, permettevano di rinvenire ulteriore attrezzatura utile al compimento di analoghe azioni delittuose, che nella circostanza veniva sequestrata. Gli arrestati, espletate le formalità procedurali sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza di questa caserma in attesa del rito direttissimo disposto dalla competente A.G. per la giornata odierna. L’azione delittuosa in parola ha causato un lieve sversamento di gasolio nell’area circostante comunque senza conseguenze ambientali e le cui operazioni di bonifica unitamente alle operazioni di ripristino della condotta, sono state effettuate da personale ENI intervenuto sul posto.