I Carabinieri della Stazione di Valenza hanno denunciato per truffa e danneggiamento un cittadino italiano di 42 anni, pluripregiudicato anche per fatti analoghi commessi in numerose località della penisola. L’uomo, originario del siracusano, è stato individuato quale l’autore della spregevole e ben nota “truffa dello specchietto” commessa in danno di un automobilista del posto. La tecnica è sempre la stessa.

Il malvivente individua il “bersaglio”, solitamente un automobilista in fase di incrocio o di sorpasso, lancia o fa lanciare da un complice qualcosa che provochi un danno sulla carrozzeria dell’auto della vittima e poi chiede il risarcimento di un presunto danno subito dalla sua auto. Infatti, il malvivente mostra all’altro conducente lo specchietto rotto della propria autovettura e recita un copione collaudato, sostenendo che lo specchietto si è danneggiato nell’impatto, che è meglio non far intervenire le forze dell’ordine per evitare multe o altro, e che vuole risolvere la questione rapidamente e amichevolmente.

La vittima, che spesso non vuole problemi o non vuole perdere tempo, decide di liquidare immediatamente il danno inesistente. Un fatto analogo è capitato a Valenza i giorni scorsi quando un 26enne ha risarcito un danno, in realtà non da lui provocato, di 50 euro. In questo caso però la vittima ha annotato la targa dell’auto del truffatore e, incrociando i dati di altre denunce, i militari sono presto arrivati a dare un nome e un volto al malvivente. Il fatto risale al 17 febbraio quando il 26enne si trovava a transitare in viale Cellini e ha sentito un colpo sulla parte destra del suo veicolo. Si fermava a controllare e notava il suo specchietto danneggiato e con la copertura in plastica rotta. Nel frattempo arrivava un’auto e l’uomo alla guida gli mostrava uno specchietto rotto della sua auto, dicendogli che lo aveva appena urtato procurandogli il danno.

Il truffatore diceva di essere un corriere e di avere una certa fretta per effettuare il suo giro di consegne e chiedeva il pagamento immediato della somma di 250 euro, somma ritenuta troppo alta dalla vittima. Dopo alcune discussioni, i due si accordavano per il risarcimento di 50 euro che la vittima pagava subito, con l’immediato allontanamento del truffatore. La vittima però ritornava sul luogo del presunto sinistro e trovava per terra solo i frammenti del suo specchietto, capendo solo a quel punto di essere stato truffato. Partendo dalla sua denuncia e dalla targa del veicolo guidato dal truffatore, si scopriva il nome del proprietario del mezzo e nel corso di una individuazione fotografica la vittima riconosceva, tra le foto che gli venivano mostrate, proprio quella riportante il volto del proprietario del veicolo, ovvero il 42enne che veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per truffa e danneggiamento.