L’insegnante Giancarlo Raina ha da sempre seguito il filone dell’arte figurativa muovendo i primi passi su tela, poi s’ espresso con ottimi risultati nella terza dimensione, manifestando la predilezione per il marmo.

I lavori di questo artista alessandrino sono un esempio dell’arte contemporanea di casa nostra, così come sono stati in esposizione i suoi lavori, nella mostra personale del 1983, a palazzo Guasco.

Giancarlo, proprio nella grande superficie figurativa, ha trovato il percorso emotivo per avvicinare il suo temperamento alla scultura, ha scoperto nella terza dimensione il migliore assetto per la sua sensibilità d’artista.

I viaggi fra Alessandria, Carrara, Pietrasanta sono stati innumerevoli.

Migliaia di chilometri per scoprire la natura del marmo, con i suoi pregi, gli innumerevoli difetti, ha imparato a porre in risalto i primi, con le sue stupende venature, le più appariscenti; ha anche appreso a nascondere le magagne della materia prima, o meglio, ad esaltarle, quasi fossero una meraviglia di madre natura, mimetizzando, se non nascondendo, anzi donando risalto alle imperfezioni dimenticate dalla natura nella roccia calcarea.

È questo il presupposto con cui ha continuato nella costante ricerca dei tratti, nel trarre il meglio della sua sensibilità sia sotto il profilo nei giochi di colore, come nelle delicate forme.

È la terza dimensione il suo punto di forza, lo si legge nei tratti dei suoi innumerevoli studi, scavati nella sua fantasia, prima di artista poi di uomo.

Osserva il globo con un’ottica personalissima, senza forzare la mano, piuttosto pone l’attenzione su soggetti interessanti da fissare nel marmo, nella massima estensione possibile.

L’elenco delle mostre, dei premi, dei riconoscimenti non ha termine, sottolineano la bravura, il senso della migliore arte, di un silenzioso artista di casa nostra.

Giancarlo Raina vive e lavora a Pietra Marazzi.

Franco Montaldo