I Carabinieri della Stazione Alessandria Cristo e quelli della Stazione di San Salvatore Monferrato, nel corso di un servizio appositamente predisposto e finalizzato al contrasto dello spaccio di stupefacenti, hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio El Alami El Khairat, cittadino marocchino 35enne, pluripregiudicato, irregolare sul territorio nazionale e sottoposto all’obbligo di dimora in orario notturno. Si tratta dell’ennesimo arresto dei militari della Stazione Cristo che stanno colpendo duramente coloro che sono dediti allo spaccio in città, considerato che negli ultimi mesi hanno eseguito numerosi arresti frutto di un lavoro costante che sta portando ottimi risultati nel delicato settore degli stupefacenti.

Infatti, i militari avevano saputo che l’uomo era dedito alla cessione di stupefacenti e per la mattina del 29 gennaio organizzavano un servizio per seguire le sue mosse nel corso della giornata. Dopo averlo seguito per molte ore, notavano che l’uomo arrivava nei pressi di un palazzo di Corso Romita dove stava per entrare dopo avere parcheggiato la sua bicicletta. I militari a quel punto si qualificavano e gli intimavano di fermarsi, ma il marocchino scappava a piedi verso via Don Canestri dove lanciava le chiavi di casa in un cassonetto della spazzatura. Veniva comunque raggiunto e bloccato, mentre giungevano in ausilio altre due pattuglie per aiutare i militari che operavano in borghese.

Gli operanti contattavano il personale della ditta competente e successivamente, con il loro aiuto, dovevano rovesciare per strada il contenuto dei cassonetti della spazzatura per trovare le chiavi della casa del marocchino. Trovate le chiavi, iniziavano la perquisizione in casa che portava decisamente risultati positivi perché veniva trovato, nascosto in una scarpa, un involucro contenente 73,3 grammi di cocaina, mentre in cucina venivano trovati cinque panetti di hashish per un totale di 490 grammi. Inoltre, venivano trovati complessivamente 1850 euro in banconote di vario taglio, ritenuti provento dell’attività illecita, un bilancino di precisione e ben 13 telefoni con cui il 35enne teneva i suoi contatti per la compravendita dello stupefacente.

Inoltre, l’uomo non è regolare sul territorio nazionale perché privo di qualunque documento che lo autorizzi al soggiorno e, visto il suo stato di clandestinità, veniva anche denunciato per la violazione delle norme sull’immigrazione. Veniva così arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e accompagnato al carcere Cantiello e Gaeta in attesa della convalida dell’atto.