Matteo Gatti, relatore della conferenza “Nei lieti calici”, si è laureato cum laude presso la Cattolica in Scienze e Tecnologie Agrarie nel 2004 e in Viticoltura ed Enologia nel 2006. Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze delle Produzioni Sostenibili (DI.PRO.VE.S.) della medesima università, ha conseguito il Dottorato di ricerca presso l’Università di Angers (FRA) e, tra novembre 2013 e maggio 2014, ha soggiornato presso l’Università di Auckland (NZ) occupandosi di “New Viticultural Trials on Central Otago Pinot Noir”.

Matteo Gatti

Matteo Gatti

Nel 2014,  Gatti ha conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale alla II fascia del settore disciplinare 07/B2. La carriera scientifica include altresì la partecipazione a numerosi convegni nazionali e internazionali e, dal 2007 a oggi, la partecipazione in qualità di autore/co-autore a 30 lavori editi su riviste internazionali ai quali si aggiungono numerosi lavori pubblicati su riviste a diffusione nazionale. È inoltre referente delle seguenti riviste internazionali: Australian Journal of Grape and Wine Research, Vitis, Acta Physiologiae Plantarum, Acta Horticolturae.

Con molta passione ed efficacia ha affrontato il tema della serata ad ampio raggio, partendo dalle zone di coltura in cui è nata la Vitis (la Mesopotamia) per diffondersi in tutto il mondo. Ha poi relazionato sulla fisiologia della vite, sul miglioramento genetico, sulla gestione del vigneto con particolare attenzione per gli impianti, per le tecniche di potatura e di raccolta dell’uva. Si è soffermato sugli effetti che il cambio climatico ha sulla viticoltura e sulle zonazioni suddividendole in macro e micro zone, se non addirittura in piccole coltivazioni di nicchia come per il Timorasso.

Molte le domande al termine dell’incontro, a dimostrazione dell’interesse suscitato nel pubblico che ha ricordato i vigneti che caratterizzavano la campagna salese nella zona sud fino a 40 anni fa.

Quella di venerdì 29 gennaio è stata una piacevolissima serata, conclusasi con un festoso brindisi con spumante d’Asti.