Nel trimestre d’inverno si rinnova la tendenza di cauto miglioramento dell’economia preannunciata nei mesi precedenti. Le aspettative dell’industria alessandrina attestano che il clima di fiducia rimane positivo. Per le imprese manifatturiere locali gli indicatori previsionali mostrano un andamento anche migliore rispetto al trimestre passato ed all’anno trascorso, con dati positivi in particolare per produzione, occupazione, ordini totali ed export, e per la propensione ad investire.

Lo confermano i risultati della 165a Indagine Congiunturale Trimestrale di Confindustria Alessandria, che registra le previsioni di attività delle imprese associate per il trimestre gennaio-marzo 2016.

Le attese positive degli imprenditori si evidenziano anche dalla tenuta del grado di utilizzo degli impianti, dal calo del ritardo negli incassi, e dalla crescita del numero di intervistati che ha lavoro per più di un mese.

In sintesi, l’indice di previsione dell’occupazione è a +10, permane positivo quello della produzione a +14, e sono in crescita gli indicatori degli ordini totali a +13 e degli ordini export a +18. E’ invece negativa la previsione della reddività a –2.

Buoni riscontri si registrano per la previsione di ricorso alla cassa integrazione che resta marginale e in calo, come segnalato dal 12% degli imprenditori del campione, così come sono sempre in netta maggioranza gli intervistati (l’82%) che prevedono invariata l’occupazione. Il grado di utilizzo degli impianti è elevato al 74% della capacità, e la propensione ad investire, che segnala investimenti significativi o marginali, risale ed è dichiarata dal 76% degli intervistati. Scende ancora il ritardo negli incassi ed è segnalato dal 39% degli imprenditori, mentre il 79% ha lavoro per più di un mese, dato in crescita.

I settori produttivi più rappresentativi mostrano andamenti nel complesso positivi, in crescita, in particolare per metalmeccanico e chimica; più discontinui per gomma-plastica, e anche per il comparto alimentare, quest’ultimo legato come di consueto alla stagionalità.

La rilevazione riferita al settore dei servizi alle imprese   mostra invece previsioni meno favorevoli rispetto al trimestre precedente, con occupazione che scende a –12, il livello di attività a –5 e i nuovi ordini a zero, e torna negativo il dato per la redditività. Cala all’80% l’indice per chi ha lavoro per più di un mese.

 

I risultati dell’Indagine Congiunturale, elaborata dall’Ufficio Studi di Confindustria Alessandria, alla quale hanno collaborato circa novanta aziende associate tra le manifatturiere e quelle dei servizi alla produzione, sono stati presentati il 15 gennaio ad Alessandria dal Presidente di Confindustria Alessandria, Luigi Buzzi, e dal Direttore, Fabrizio Riva.

 

“Il clima di fiducia tra le nostre imprese rimane positivo – commenta Luigi Buzzi, Presidente di Confindustria Alessandria – e questa nuova analisi per il primo trimestre 2016 prevede un andamento per le aziende manifatturiere persino migliore rispetto alle precedenti indagini, che trova conferma anche nei dati emersi dallo studio riferito al territorio regionale. Si tratta ora, perciò, di dare slancio alla risalita della nostra economia, con priorità al rilancio degli investimenti.

Dobbiamo tuttavia comunque rilevare le difficoltà del panorama globale: a livello internazionale infatti il quadro resta più freddo ed è influenzato sia da fattori poco dinamici nel contesto economico europeo e dei Paesi emergenti, sia dalle turbolenze derivanti dalle criticità dello scenario politico mondiale e dagli attacchi terroristici”.

 

Il Direttore di Confindustria Alessandria, Fabrizio Riva, aggiunge: “Il riscontro positivo che evidenzia il nostro rapporto trimestrale non riguarda solo la nostra provincia. Nell’analisi regionale, infatti, si scrive “L’indagine non registra particolari novità rispetto alle rilevazioni precedenti, prolungando una tendenza cautamente favorevole in atto da alcuni trimestri. Il clima di fiducia permane positivo”. Occorre, tuttavia, tener presente che la crescita appare ancora legata in gran parte ai mercati esteri, e che la domanda interna resta debole. L’auspicio è che si rafforzino i segnali positivi che oggi riscontriamo”.