Riportiamo di seguito una lettera aperta del consigliere comunale di Alessandria Maurizio Sciaudone che solleva un problema non di poco conto: un poliziotto aggredito da uno straniero nel carcere di Alessandria e nessuna solidarietà da parte del Comune o di altri.

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carcere - qNella mia non più breve vita professionale ho imparato quanto sia difficile mantenere sempre alto il senso del dovere.

Il senso del dovere è fondamentale nella cultura delle donne e degli uomini dei Corpi dello Stato, siano essi ad ordinamento civile o militare. Quante volte ho visto amici e colleghi andare oltre gli obblighi del proprio incarico per mantenere alta la qualità del servizio loro affidato, diventato con il tempo parte integrante del loro stesso stile di vita. Quante volte ho visto professionisti seri e volonterosi dare l’anima, sovente con mezzi insufficienti, per ottenere ogni giorno buoni risultati, nella completa indifferenza delle istituzioni pubbliche.

Un esempio recente: l’aggressione violenta avvenuta lo scorso settembre 2015, nella Casa Circondariale di Alessandria, ad un Agente della Polizia Penitenziaria per mano di un detenuto straniero. Non ha avuto una parola pubblica di solidarietà da parte del Sindaco e dell’Amministrazione Locale di questa Città che è sede, ricordiamolo, di due importanti istituti di detenzione.

Gli istituti di pena si sono integrati e si evolvono in seno al tessuto sociale di Alessandria. Ma gli operatori della Polizia Penitenziaria non ricevono attenzioni in merito alle loro quotidiane difficoltà. Difficoltà legate soprattutto alla carenza di personale, spesso promesso a rinforzo ma mai arrivato in numero sufficiente a consentire una adeguata sicurezza nei turni di lavoro.

A queste donne e a questi uomini e alle loro famiglie, come consigliere comunale e come cittadino dico GRAZIE… E invio a loro un augurio per un 2016 migliore.

Maurizio Sciaudone Consigliere Comunale di Alessandria 


9 gennaio 2016