Come ogni anno arriva l’inverno e, con esso, i pessimi dati sulla qualità dell’aria nella nostra città. Nel paese delle ripetute emergenze c’era da aspettarselo e l’ordinanza di contrasto all’inquinamento atmosferico del 29-30 Dicembre, non è servita a fare passi avanti.

In assenza di un approccio di lungo periodo, una situazione emergenziale resterà sempre la normalità nei mesi invernali: è necessario creare le condizioni affinché i mezzi pubblici, il car sharing/pooling, il muoversi a piedi e in bici, risultino più appetibili degli spostamenti in auto privata. Contrariamente, la Giunta ha appena autorizzato altri nuovi insediamenti commerciali su Via Giordano Bruno, che comportano un maggiore utilizzo del trasporto privato, oltre all’ulteriore perdita di appeal commerciale del centro di Alessandria.

Bisogna incentivare la riduzione delle dispersioni degli immobili, piuttosto che pretendere l’abbassamento delle temperature del riscaldamento di casa per ordinanza.

Analizzando i dati convalidati del 30/12/2015 riportati dalla centralina di via Scassi in zona Istituto Volta, non sembra affatto che l’ordinanza di limitazione del traffico abbia sortito grandi risultati: il livello del Particolato PM2,5 (sostanza inquinante da gas di scarico che resta sospesa nell’atmosfera più pericolosa per la salute umana) ha registrato picchi oltre i 100 µg/m³ (il limite medio e’ di 25 µg/m³), tra i più elevati di Dicembre 2015.

La centralina del cavalcavia, stranamente, “censura” i dati delle polveri sottili PM10 relativi ai due giorni di limitazione del traffico, ma i dati sul Benzene (direttamente correlati con il traffico)
sembrerebbero in linea con le peggiori giornate di Dicembre 2015.

Mancano soprattutto dati scientifici a supporto della chiusura del Centro di Alessandria: non e’ presente, infatti, nessuna centralina atta a rilevare il Particolato e NOx (ossidi di azoto) in centro. Invitiamo la Giunta ad installarne anche in prossimità di via Giordano Bruno e del Centro commerciale Panorama, nuovi siti accentratori di traffico  privato.

Anche il lavaggio straordinario delle strade è uno spreco inutile: “Il lavaggio delle strade non ha alcun effetto significativo sulle concentrazioni di Pm10 nell’area lavata” (Fonte: 2002 – ARPA Lombardia; Legambiente).

Lo spegnimento delle auto in fermata e la riduzione della temperatura negli ambienti possono essere consigli utili, ma misure inefficaci perché non sanzionabili, in quanto non verificabili.

Cosa sarebbe invece fattibile in emergenza? Sabati e domeniche ecologiche, limiti all’utilizzo dei mezzi diesel, potenziamento del trasporto pubblico in tutto il territorio comunale; misure la cui
gestione in Alessandria risulta potenzialmente compromessa dalla crisi fallimentare dell’azienda ATM. Soprattutto, infatti, servono iniziative di lungo periodo per il contenimento di emissioni e consumi, concertate su scala regionale: trasporto pubblico efficiente, mobilità sostenibile, progetti per rendere più sostenibile l’accesso al centro, risparmio energetico, stop al consumo di territorio, incentivazione del commercio di prossimità. Iniziative per le quali il Movimento 5 Stelle si batte da quando è nato e (visti i risultati del partito del cemento) è forse
l’unica forza politica in grado di perseguire.


   Movimento 5 Stelle Alessandria

19 gennaio 2016