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Il presidio davanti all’ospedale

Perché smembrare un ospedale appena ristrutturato come quello di Tortona senza attendere neppure l’esito del ricorso al Tar?

E’ quello che si sono chieste le organizzazioni sindacali organizzato nella giornata di martedì un presidio davanti all’ingresso dell’ospedale di Tortona.

Quattro ore fino a circa le 13 per sensibilizzare l’opinione pubblica e tenere alta la tensione su una situazione sanitaria che almeno a Tortona rischia di diventare drammatica.

Un presidio contro i tagli e la chiusura dei reparti. “A Tortona – dice Giancarlo Martinetti della Cisl – c’è il problema della chiusura di ulteriori tre reparti, Pediatria, Cardiologia e Neurologia, e adesso si parla anche di Endoscopia. Non resta molto, solo strutture messe a nuovo che non si sa che utilizzo avranno”

«Non si sa che fine faranno i locali messi a nuovo e che ora verranno chiusi con notevole spreco di soldi pubblici – dice il segretario provinciale Cisl Funzione pubblica, Fabrizio Sala -, ma ci sono anche problemi di organico. Manca almeno il 10-15% del personale in tutto l’ospedale e in alcuni reparti di pronto intervento come la Radiologia anche di più. Se non si assume diventa impossibile osservare le 11 ore di riposo prescritte dalla nuova legge».

Entro lunedì 21 dicembre la Pediatria sarà trasferita a Novi e dal 23 dicembre sarà chiuso il reparto di Neurologia che rimarrà come attività ambulatoriale. Infine Cardiologia sarà trasferita dal 28 dicembre e a Tortona resterà come attività di supporto alla Medicina diurna e reperibilità notturna.

15 dicembre 2015