coldiretti incotnro - QUn pubblico attento e numeroso ha partecipato al primo dei tre incontri sul territorio organizzati da Coldiretti Alessandria per far conoscere e approfondire le prospettive di mercato del settore corilicolo.

Il salone parrocchiale Don Ferrando di Cerrina ha così fatto da cornice al momento formativo dal titolo “Coldiretti e Novi produrre insieme per una filiera in movimento”.

Relatore d’eccezione, che accompagnerà tutti i momenti di confronto sul territorio provinciale, Stefano Grosso responsabile acquisti e qualità del colosso dolciario Novi Elah Dufor, il quale ha puntato l’attenzione sulle esigenze dell’industria che vanno dalla reperibilità della merce alla qualità del prodotto, ai trattamenti a cui vengono sottoposte le nocciole fra cui la tostatura.

Ad aprire i lavori il sindaco di Cerrina, Aldo Visca, il presidente Coldiretti per la Zona di Cerrina Mauro Bianco e il direttore di Coldiretti Alessandria Simone Moroni.

Sono seguiti gli interventi di Maria Rosa Dughera presidente Unione Comuni Valcerrina e il responsabile settore corilicolo della Coldiretti alessandrina Alberto Pansecchi.

La nocciola rappresenta da ormai diversi anni un fiore all’occhiello della produzione agricola e un esempio di come la filiera corta possa essere una delle opportunità di crescita e di valorizzazione del territorio.

“Come azienda abbiamo potuto constatare l’elevata professionalità e la cura adottate nella gestione dei noccioleti stessi, spesso apportando miglioramenti di anno in anno attraverso il lavoro sperimentale di tecnici e ricercatori. – ha affermato Stefano Grosso, responsabile acquisti Novi-Elah-Dufour – Pensiamo pertanto che l’impianto di nuovi corileti e l’avvicinamento di nuovi agricoltori che vengono da attività diverse, possano essere motivo di crescita anche e soprattutto qualitativa per la corilicoltura piemontese, che oggi più che mai ha bisogno di innovazione e di elevata professionalità, per essere in grado di distinguersi nel panorama internazionale”.

In un momento di crisi economica e occupazionale, infatti, la corilicoltura può contribuire al rilancio dell’attività rurale mantenendo in vita le piccole comunità locali, valorizzandone le produzioni; creando opportunità di reddito; tutelando l’ambiente e salvaguardando, tramite la coltivazione dei fondi, il territorio dai dissesti idrogeologici ormai all’ordine del giorno.

“Oggi il paesaggio parla da solo: molti campi hanno lasciato spazio a distese di noccioleti e i vigneti si sono via via concentrati solo nelle aree più vocate. – ha aggiunto Alberto Pansecchi tecnico corilico Coldiretti – Alla base di tutto questo la determinazione di Coldiretti che ha seguito e creduto nelle potenzialità di questa coltura che accomuna: modernità, meccanizzazione e collaborazione. La Novi-Elah-Dufour, da parte sua, seleziona in loco le nocciole di miglior qualità, quali ingredienti di pregio nelle proprie produzioni alimentari, ponendo particolare attenzione alla tracciabilità delle stesse e alla valorizzazione della loro identità territoriale”.

Attualmente, in Monferrato, la coltivazione del nocciolo si sta imponendo come realtà capace di garantire opportunità di impiego e reddito nel breve medio e lungo periodo migliorando l’ambiente e il paesaggio, tutelando la qualità del prodotto e promuovendo nuovi accordi di filiera. Negli ultimi due anni si è poi assistito ad un’accelerazione importante nella richiesta di questo prodotto e, ancora più evidente è stata la ricerca di partite di nocciole pregiate.

La Novi, da ormai 5 anni, ritira direttamente e valorizza economicamente, nell’ambito di un accordo di filiera agro-industriale con Coldiretti, partite di nocciole di qualità provenienti esclusivamente dalle aree produttive piemontesi.

“L’accordo di programma tra la Novi, Elah Dufour e la Coldiretti vuol dire finalizzare e concretizzare il sostegno allo sviluppo della corilicoltura provinciale, sinonimo di nuovo impulso per l’economia legata al territorio, che deve essere sempre più mirata allo valorizzazione delle produzioni locali. – ha aggiunto il direttore della Coldiretti di Alessandria Simone Moroni – Non dobbiamo dimenticare che in provincia di Alessandria sono presenti noccioleti della varietà Tonda Gentile Trilobata e in grado di fornire produzioni di alta qualità sia per il pregio intrinseco della varietà coltivata sia per le specifiche attitudini climatiche della zona.”

Coldiretti sa quanto possano essere importanti per il futuro queste produzioni per l’economia agricola e per l’ambiente, ecco perchè ha scelto di tutelarle e di “combattere” la concorrenza non firmata Made in Italy. E non ci sono dubbi: la nocciola è ormai una protagonista importante dell’economia agricola del territorio alessandrino, con ottime prospettive di sviluppo futuro.

Prossimo appuntamento venerdì 18 dicembre ore 9.30 – sala Convegni Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona – Via Puricelli – Tortona