Paolo Ronchetti

Paolo Ronchetti

Egregio direttore,

nel leggere l’ultimo articolo di Annamaria Agosti sui Bilanci, volevo fare alcune considerazioni.

Nel 2011 il consigliere comunale comunale Paolo Ronchetti aveva scritto all’ allora Prefetto Castaldo chiedendo di sciogliere il consiglio comunale sotto la guida del sindaco Berutti ai sensi del art 141 coma 1 lettera A, in quanto era stata compiuta dallo stesso (con la costituzione di Farmacom società illegittima e con la anomala entrata di 4 milioni di euro per effetto di un mutuo con la bpm di Milano) un atto contrario alla costituzione in particolare all’ art 119 cioè erano state finanziate ( con detta entrata ) spese correnti ( cioè per il funzionamento della macchina comunale) anziché spese per investimenti nel bilancio del comune proprio con i 4 milioni di canone che Farmacom aveva versato al comune che tra l altro non aveva contabilizzato l’ iva.

Ora a distanza di 5 anni anche il Mef (ministero economia e finanze)  riconosce che Ronchetti aveva  ragione e che il prefetto aveva sbagliato non sciogliendo l’assemblea cittadina che, a quanto pare, aveva compiuto atti contrari alla costituzione.

Se il Prefetto avesse sciolto il consiglio ora i cittadini tortonesi, probabilmente, non si troverebbero a pagare tasse al massimo, frutto di una scelta amministrativa discutibile che potrebbe aver generato danni erariali per milioni di euro.

Il Comune, infatti, non sarebbe rientrato nel patto di stabilità 2010 e i cittadini non avrebbero dovuto pagare stipendi pieni ai politici locali che sarebbero stati penalizzati del 30% sull’indennità di carica.

Quanto bene avrebbe fatto alla città il prefetto Castaldo se avesse applicato la legge su sollecitazione del consigliere comunale rompiscatole ?

Perché Bardone non lo dice chiaramente e non prende le distanze da questa scelta nefasta ma continua a voler insistere nelle municipalizzate?

Lettera Firmata



26 ottobre 2015