c'era un a qOsservate attentamente questa foto… Per me è una delle più care della mia collezione. Si tratta di un documento che, anche se storicamente recente, è entrato nella nostra storia. Una storia triste, perversa, politicamente scorretta.
Siamo nell’ospedale di Tortona, ovviamente reparto maternità. La foto dovrebbe risalire agli Anni Quaranta. Tre levatrici storiche: Vittoria Grassi (a sx) – Caterinei Costa, detta ‘Ra Strapuncena’ (al centro), Cunegonda Devani (a dx). Purtroppo non si conoscono i nomi dei neonati. Una favolosa nidiata: ben nove, però con un denominatore comune: nato/a a Tortona. Questa caratteristica anagrafica è viva da almeno 2700 anni, da quando, cioè, una brava archeologa – novese – ha individuato il primo villaggio stabile ai piedi della collina del Castello (zona di Via Di Vittorio), quando tutto il resto del territorio – non solo tortonese – era selva selvaggia aspra e forte. Ora questa prerogativa anagrafica, dopo almeno 2700, ci è stata villanamente rapinata. Per meschini calcoli politici, per favoritismi clientelari.
E’ stato abbandonato un ospedale modello (che non ha mai conosciuto alluvioni….), architettonicamente meritevole di uno spazio nella storia dell’arte, all’avanguardia in provincia con una Fondazione CRT Tortona che a larghe mani permetteva di dotarsi delle più moderne attrezzature- Ora quelle attrezzature stanno marcendo (ma in quale ospedale?). Comunque chiudendo reparti a Tortona, qualcuno è costretto ad andare a Novi o ad Alessandria. A Tortona si lavora meno, allora? No…! Un medico – responsabile di una reparto – a questa mia domanda mi ricorda che si lavora più di prima, “perché, dopo la chiusura di Tortona, non trovando posto a Novi o ad Alessandria, i pazienti vengono dirottati in quello che era il nostro ospedale, mettendoci spesso in non poche difficoltà”. Questo conferma ulteriormente che in Regione Piemonte la riforma ospedaliera è stata fatta con i piedi, senza pensare minimamente all’efficienza o alle esigenze dei pazienti. Si è perfino ricorsi a dati furbescamente falsificati. Avete letto il numero delle prestazioni specialistiche ambulatoriali nel 2013, quando Tortona e Novi lavoravano ancora a pieno ritmo? Ebbene, Novi avrebbe assicurato 2 milioni e 313 mila prestazioni, contro le 255 mila di Tortona. Più macroscopico (o falso) di così…
E allora, cosa mai dobbiamo dire? Si è voluto premiare il ‘rosso’. Evidentemente il ‘rosso’ di Novi è ben più ‘rosso’ del ‘rosso’ di Tortona. E allora Tortonesi, prima di valersi delle prestazioni di Novi o Alessandria, consultate l’ospedale di Voghera. A me era accaduto che per un esame oculistico presso la nostra ASL avrei dovuto attendere 11 mesi, a Voghera sono bastati 15 giorni (documenti alla mano). E Poi… Voghera è in Lombardia e noi cosa continuiamo a stare in Piemonte?
Meditate, Tortonesi. Meditate…
Ma, soprattutto, cercate di godere buona salute!

Armando Bergaglio


6 ottobre 2015