giuseppe Gilardenghi QNasce in Tortona e ad Alessandria abita nella casa cosiddetta Colomba ora demolita pressoché nell’incrocio dell’attuale via Tortona con spalto Marengo a due passi dal casello del Dazio nella prima cintura della città di quel tempo.

Giuseppe Gilardenghi da giovanissimo è apprendista parrucchiere da Pippo, un negozio sotto i portici dell’attuale piazza Matteotti, dapprima piazza Genova, proprio perché è il primo ingresso cittadino in direzione del capoluogo ligure, dal 1937 al 1945 piazza Dalmazio Birago, poi l’attuale denominazione.

Gli obblighi militari li assolve nei Bersaglieri, precisamente ad Avellino in Campania, ove frequenta il corso di Istruttore, al termine del quale segue le reclute.

Smessa la divisa è attratto dallo sport, in particolare la bicicletta, presto sopita, per continuare a tagliare capelli, fra uno shampoo e l’altro, rasare barbe, sempre al servizio dell’affezionata clientela.

Apre, or son oltre sessant’anni, il negozio in via Dante quale punto di riferimento per generazioni d’alessandrini, amici, sportivi: per tutti c’è da condividere il commento dell’ultima partita di calcio, in particolare dell’amata Juve, oppure dell’ultima tappa ciclistica del giro d’Italia e/o della Milano Sanremo ove c’è spazio per la competenza tecnica, senza scordare le avventure del passato.

Pieri Bassano, famoso direttore di ciclo – corse, non per nulla passava a lasciare un suo autorevole commento su opinioni, a volte, contrastanti, ma sempre con il solito filo di divertente ironia, soprattutto con ferrea competenza.

Lo stesso Fausto Coppi, habitué della poco distante Pasticceria Valentino, si fermava per discutere sulle gare, sui prossimi appuntamenti agonistici, sulla caccia, supportato, a volte, dal bravo Ettore Milano, gregario dell’Airone di Castellania, in seguito direttore di gara.

Non solo di calcio, di ciclismo si parla da Beppe qui c’è una fucina di opinioni ragguardevole a 360° del mondo sportivo .. e .. non solo …

L’attività bocciofila lo attrae: così fra le due ruote, il pallone nei correnti discorsi quotidiani entrano le raffe, i pallini, le quadrette, .. e perché no? Le coppe conquistate con la coppia di sfere.

Beppe è premiato, quand’era maturato il 50 mezzo secolo d’attività, con Medaglia d’oro motivata: Vita da Artigiano, conferita dall’Associazione Artigiani della Provincia di Alessandria.

La passione per il lavoro è costante, sempre pronto ad aggiustare le teste, sistemare quel capello birichino fuori posto, radere un volto, recidere quel pelo superfluo. E, se tutto è in perfetto ordine, ha terminato il lavoro, al pari d’un pittore quando getta l’ultima pennellata a completare il quadro, prima della firma.

Ora resta un indelebile ricordo.

                                                                           Franco Montaldo


8 settembre 2015