coltello - QI Carabinieri della Stazione di Alessandria Principale hanno denunciato per maltrattamenti in famiglia un cittadino italiano di 61 anni, residente ad Alessandria.

La pattuglia interveniva il 18 agosto a mezzogiorno nel quartiere Cristo perché veniva segnalato al 112 che un uomo, dopo un litigio familiare, aveva minacciato la moglie e le figlie con un coltello. Le donne erano scappate di casa rifugiandosi nell’agitazione di un vicino che aveva dato l’allarme al 112, riferendo anche che l’uomo si era chiuso nel bagno di casa e aveva ancora con sé il coltello. I militari intervenivano subito nell’abitazione e si recavano verso il bagno dove sapevano di trovare l’uomo.

Chiesto di aprire e non ottenendo risposta, ma sentendo solo dei lamenti provenire dal bagno, i militari smontavano un pannello della porta e avevano modo di vedere che il 61enne era sdraiato all’interno della vasca con il coltello sotto una gamba. Entrati nel bagno, prendevano il coltello e soccorrevano subito l’uomo perché si accorgevano che aveva ingerito diverse pillole di sonnifero, motivo per cui veniva accompagnato in ospedale per accertamenti.

La donna e le figlie, queste ultime maggiorenni, venivano accompagnate in caserma dove raccontavano la loro storia iniziata per la moglie subito dopo il matrimonio e trasformatasi in un crescendo di soprusi e aggressioni che però sono sempre state verbali. L’uomo, che spesso abusava di alcolici, era solito aggredire verbalmente la moglie con insulti di ogni genere, minacciandola di fare del male a lei e alle figlie. Tali litigi negli anni erano diventati sempre più frequenti fino a diventare quotidiani. Spesso aggrediva verbalmente con insulti di ogni genere anche le figlie, ma a loro a volte era stato capace di assestare anche qualche schiaffo. La situazione con il passare degli anni era peggiorata, ma la donna non aveva mai presentato denuncia per quanto sofferto.

Il 18 agosto scoppiava in casa l’ennesimo litigio per futili motivi e la donna, ormai stanca di questa situazione, minacciava il marito di raccontare al fratello di quest’ultimo il suo comportamento aggressivo, visto che il cognato quella mattina stava per venire a prendere l’uomo a casa. Il marito a quel punto andava su tutte le furie e insultava sia la moglie che le figlie, sferrando anche dei calci al cane che avevano in casa. L’uomo si dimenava e si muoveva nervosamente per tutta la casa, lanciava oggetti contro i familiari e tirava pugni contro ogni mobile. Poi si recava in cucina, prendeva un coltello e lo puntava al petto della moglie, puntandolo subito dopo verso il suo petto. La moglie bloccava il suo braccio e, vista la reazione, l’uomo mollava la presa del coltello ma andava in cucina a prenderne un secondo, correndo poi verso il bagno e chiudendosi dentro. A quel punto, la donna e le figlie scappavano dai vicini chiedendo aiuto nel timore che l’uomo potesse compiere qualche gesto pericoloso per la sua incolumità. Veniva chiamato il 112 e veniva inviate sul posto due pattuglie con l’intervento dei militari che entravano nell’alloggio e forzavano la porta del bagno per impedire all’uomo di compiere gesti inconsulti. L’uomo, che aveva assunto dei sonniferi in dose eccessiva e si era sdraiato nella vasca, veniva accompagnato al pronto soccorso per essere curato e veniva quindi denunciato per maltrattamenti in famiglia a seguito della denuncia che finalmente la donna aveva deciso di presentare. I coltelli utilizzati per commettere il reato venivano posti sotto sequestro.

22 agosto 2015