finanza - QUna provincia di evasori fiscali. Questo emerge dal rapporto annuale della Guardia di Finanza.

I risultati di un anno di lavoro delle Fiamme Gialle costuituite dal Nucleo di polizia tributaria e Compagnia di Alessandria, Gruppo di Tortona, Compagnie di Casale Monferrato, Novi Ligure e Valenza, Tenenza di Acqui Terme contro l’evasione fiscale, le frodi e gli sprechi nella spesa pubblica, la criminalità economica

Nel corso del 2014 sono stati eseguiti 7.272 controlli fiscali;  denunciate 75 persone responsabili di reati e frodi fiscali.

Sono questi i dati di sintesi dell’intensa azione condotta dalle Fiamme Gialle della provincia alessandrina nel 2014 contro l’evasione e l’elusione fiscale, i danni che ne derivano al bilancio dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali nonché alla libera concorrenza tra le imprese.

Sono stati scoperti 87 evasori totali e 9 paratotali (soggetti che hanno occultato redditi all’Erario, in maniera totale o rilevante. 75 le persone denunciate all’Autorità giudiziaria per reati tributari, principalmente per aver emesso e utilizzato fatture false (9), per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi (19), per aver distrutto/occultato la contabilità (18), per dichiarazione fraudolenta e/o infedele (27) o per omesso versamento IVA e/o ritenute (2). Nel contrasto al lavoro sommerso, sono stati individuati 203 lavoratori irregolari, di cui 74 completamente “in nero”, e verbalizzati 24 datori di lavoro.

Irregolare il 25% dei 5.226 controlli sul regolare rilascio dello scontrino o della ricevuta fiscale.

Sul fronte dell’azione di contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica, in un periodo di perdurante crisi, nell’ottica di garantire che i fondi disponibili siano effettivamente impiegati per finalità di rilancio dell’economia e vadano a beneficio delle situazioni di maggiore disagio socio-economico, i reparti del Corpo hanno indirizzato l’attività investigativa verso i responsabili di sprechi e truffe. Durante il 2014 sono state avviate azioni mirate tanto alla repressione dei più gravi episodi di frode quanto al contrasto di fenomeni come l’irregolare accesso a prestazioni sociali agevolate, che hanno portato: a. all’esecuzione di numerose indagini contro le frodi al bilancio nazionale e dell’Unione Europea, scoprendo indebite percezioni e richieste di fondi pubblici per circa 500 mila euro; b. all’accertamento di frodi previdenziali e assistenziali per oltre 15.000 euro indebitamente percepiti o spesi per “assegni sociali” a non aventi diritto.

14 aprile 2015