marforio asl QE’ difficile mantenere un cauto ottimismo riguardo il futuro dell’ospedale di Tortona, alla luce dei tagli imposti, dei trasferimenti già previsti e soprattutto, di quanto, fin da un anno fa, il Direttore Generale dell’Asl Paolo Marforio, con nota trasmessa alla Regione Piemonte, metteva nero su bianco, cioè l’orientamento da adottare per realizzare economie e risparmi nella ASL-AL.

Tale metodo, secondo la comunicazione a firma Paolo Marforio, non poteva prescindere da un orientamento fondamentale: dismettere strutture.

E’ quanto emerge dal Documento Preventivo Contabile Provvisorio Tecnico Anno 2014, datato 25 febbraio dello stesso anno ed a firma dell’ineffabile Direttore Generale, Marforio, appunto. Il documento è disponibile sul sito della ASL AL all’indirizzo di cui si riporta, a fine articolo, il link diretto.

Nel passaggio chiave, evidenziato qui a seguire, i criteri riguardanti l’ottimizzazione dei costi fanno ben intuire quale possa essere il futuro per l’ospedale cittadino, e forse non solo quello.

Si vuole dunque evidenziare che una strutturale riduzione della spesa non possa più prescindere dalla vera e propria dismissione di fabbricati (di proprietà o locati) in analogia alla concentrazione dei punti di erogazione dei servizi.”

Forse il primo documento ufficiale in cui viene (anzi, veniva) sancito che l‘ospedale unico Tortona-Novi non fosse altro che uno specchio per allodole. Impensabile mantenere due presidi di pari livello (il celeberrimo “ospedale cardine”) in due città diverse, con costi fissi raddoppiati, quando l’orientamento andava nel senso di concentrare i punti di erogazione dei servizi e dismettere fabbricati.

Leggendo il tutto a distanza di mesi, ed alla luce del riordino ospedaliero a firma Chiamparino-Saitta, Tortona ed Acqui non sembrano avere grandi chances di sopravvivenza a lungo termine.

 Annamaria Agosti



 (1) http://tinyurl.com/nqx3zqm

 2 marzo 2015