gatto - QAnche quest’anno, si ha notizia del ritrovamento di animali deceduti a seguito di avvelenamenti: nel Comune di Pareto almeno due gatti sono stati avvelenati (uno fortunatamente salvato).

Il Sindaco ha emanato specifica ordinanza per avvisare la popolazione con tabelle della possibile presenza di esche avvelenate. Sul territorio del Comune di Spigno Monferrato si ha notizia certa di nuovi decessi per avvelenamento di almeno quattro cani ritrovati morti. Due di essi sono stati rinvenuti in Località Duranti, la stessa dove l’anno scorso nello stesso periodo furono ritrovati i corpi di due lupi deceduti per le stesse cause: ingestione di Endosulfan.

Chi sparge esche avvelenate? In terreni agricoli e boschi tali pratiche sono effettuate per proteggere la fauna selvatica cacciabile (fagiani e lepri) dai cosiddetti “nocivi”, volpi, mustelidi e anche lupi. “Nei centri abitati – dicono le Guardie ecologiche dell’Enpa – i bocconi avvelenati sono opera degli intolleranti alla presenza dei gatti, in particolare dove i sindaci non provvedono al controllo della popolazione felina con le sterilizzazioni, compito che spetta a loro come autorità sanitaria locale. Tali atti sono comunque reati penali puniti dalla L. 189/2004 che modifica il Codice Penale introducendo il Titolo IX / Bis Dei delitti contro il sentimento per gli animali.Un fatto singolare da sottolineare è la completa assenza di risposte e coinvolgimento da parte dei rappresentanti delle associazioni venatorie, che purtroppo godono ancora di privilegi e coperture. Cito un vecchio ma sempre attuale proverbio: chi tace acconsente.”

 31 marzo 2015