ricordo - QDopo la “Giornata della memoria” per le vittime della Shoah, il 10 febbraio in tutta Italia si celebra il “Giorno del ricordo” che commemora le vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata che hanno avuto luogo tra il 1943 e il 1945. Il Sindaco di Acqui Terme, Enrico Silvio Bertero, pronuncerà un discorso in memoria di tali tragici eventi martedì 10 febbraio alle ore 12,30 presso la Sala Giunta di Palazzo Levi alla presenza di inviati delle più importanti testate giornalistiche e reti televisive del nord Italia. Come già per la “Giornata della memoria”, il Sindaco di Acqui ha invitato, con una comunicazione inviata a tutte le scuole cittadine, di ogni ordine e grado, ad osservare un minuto di silenzio, in tale occasione, per ricordare la tragedia delle foibe. Ha dato inoltre indicazione affinché alle 11.45 venga rispettato un minuto di silenzio negli Uffici Comunali. Tale momento sarà segnalato dal suono della sirena della Torre Civica. Sono stati invitati i Parroci della Città a voler suonare in tali circostanze le campane delle Chiese Cittadine. Incoraggia inoltre le scuole, nella piena autonomia organizzativa e didattica, a prevedere iniziative volte a diffondere la conoscenza dei tragici eventi che costrinsero centinaia di migliaia di italiani, abitanti dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, a lasciare le loro case, spezzando secoli di storia e di tradizioni. Tali iniziative sono volte a sensibilizzare le giovani generazioni su questi tragici fatti storici, al fine di ricordare le vittime e riflettere sui valori fondanti la nostra Costituzione. Le stragi avvennero all’indomani dell’armistizio dell’8 settembre 1943: furono colpiti indiscriminatamente tutti gli italiani, ma il massacro più vasto fu messo in atto a guerra finita, nel maggio del 1945, per costringere gli italiani a fuggire dalle province istriane, dalmate e della Venezia Giulia. Il “Giorno del ricordo” infatti non è solo dedicato alle vittime delle foibe, ma anche alla grande tragedia dei profughi costretti all’esodo, a lasciare case e ogni bene per fuggire con ogni mezzo in Italia dove furono malamente accolti. Il Premio Acqui Storia, il premio storico-letterario organizzato dal Comune di Acqui e noto ormai a livello internazionale, in più occasione ha ricordato questa tragedia: nell’anno 2011 Stefano Zecchi, docente di Estetica all’Università degli Studi di Milano, viene premiato nella sezione dedicata al romanzo storico, con il volume Quando ci batteva forte il cuore, Mondadori, un affresco importante che fa luce su quella tragedia che è stato l’esodo degli italiani dall’Istria, da Fiume, dalla Dalmazia, gli anni delle foibe, delle persecuzioni, dell’esodo di masse di profughi da una terra vicina, italiana, caduta o consegnata dalle potenze vincitrici della Seconda Guerra Mondiale in mano agli slavi; nell’anno 2014 il premio speciale dell’Acqui Storia La Storia in TV ha reso omaggio all’opera “MAGAZZINO 18” e al suo interprete ed autore Simone Cristicchi. In “Magazzino 18”, capannone del porto di Trieste dove sono conservate le masserizie lasciate dagli Italiani dell’Istria e della Dalmazia che abbandonarono tali luoghi in seguito alla loro attribuzione alla Jugoslavia comunista di Tito al termine della Seconda Guerra Mondiale, Cristicchi ha raccontato la storia delle foibe.

9 febbraio 2015