carabinieri QNel fine settimana, i militari della Compagnia di Acqui Terme hanno dato attuazione a un controllo straordinario nel territorio dell’acquese ed ovadese.
L’operazione, che ha visto il massiccio impiego di personale e mezzi della Compagnia, ha sortito gli effetti che ci si era prefissati ed i risultati non si sono fatti attendere: due persone arrestate e tre denunciate in stato di libertà.
Nel dettaglio dei risultati conseguiti nell’operazione di servizio:
un cittadino albanese di 39 anni, domiciliato in Ovada, veniva tratto arresto in quel centro perché, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, violava le prescrizioni a lui imposte.
L’arresto è arrivato a seguito delle violazioni riscontrate e segnalate dall’Arma di Ovada all’Autorità Giudiziaria che, concordandone l’assunto, emetteva una misura più afflittiva del beneficio di cui il 39enne godeva;
un italiano di 45 anni, residente in Rivalta Bormida, veniva tratto invece in arresto in quel centro, in esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dall’A.G. di Alessandria, dovendo scontare la pena residua di anni 4 e mesi 8 di reclusione per rapina e furto;
un cittadino macedone di 37 anni, residente in Rivalta Bormida, veniva deferito in stato di libertà perché sorpreso alla guida, in quel centro, del proprio autocarro in stato di alterazione psicomotoria causato da abuso di sostanze alcoliche, accertato mediante l’etilometro;
un italiano di 22 anni, residente a Cassine, veniva deferito in stato di libertà perché, controllato in Ovada, veniva trovato in possesso ingiustificato di un coltello a serramanico;
un cittadino marocchino di 45 anni, domiciliato in Acqui Terme, veniva deferito in stato di libertà perché sorpreso all’interno di un casello ferroviario, disabitato, sito in quel centro, ove si era introdotto dopo aver praticato un foro nel muro perimetrale dell’immobile.

16 febbraio 2015