suore - IDomenica 1 febbraio 2015, giornata per la Vita, le Piccole Suore Missionarie della Carità hanno iniziato solennemente l’apertura dell’Anno del centenario di fondazione. In tutto il mondo le comunità delle PSMC hanno fatto festa. La celebrazione principale è stata presso il Santuario “Madonna della Guardia” in Tortona, ai piedi della Madre guardiana e del fondatore Luigi Orione. La celebrazione è stata presieduta dal rettore, don Renzo Vanoi. A rappresentare la Curia generale P. De Freitas e per la Provincia Don Aurelio Fusi.

Sulle note del canto d’ingresso eseguito dalla Corale “San Luigi Orione” di Pontecurone si è snodata la processione d’ingresso. Numerose suore nelle prime panche con il foulard bianco azzurro con il logo del centenario, hanno subito dato colore e significato della loro presenza ai fedeli devoti della Basilica e i sacerdoti in vesti bianche con il volto del fondatore hanno sottolineando ancora di più l’importanza della celebrazione.

Subito il Rettore incensa l’urna del Santo fondatore e l’altare elevando così “il profumo della preghiera incessante” al Signore.

Dopo l’ascolto delle letture della IV domenica del Tempo Ordinario, la riflessione di don Vanoi, si incentra sul significato di questo anniversario così importante: “Cento anni sono tanti ma questa tappa non è una tappa di arrivo ma di verifica di ciò che si è fatto fin d’ora, una tappa che deve sapere di una ripartenza ancora più energica. È significativo ricordare in questo anno coloro che crediamo siano già con il Signore che hanno servito la Chiesa attraverso i piccoli, i poveri, i più abbandonati come voleva il Santo fondatore, incarnando quel carisma che solo può dare la pace al cuore e trasmetterlo alle future generazioni. Non stanchiamoci di fare il bene, ognuno con le proprie forze perché si possa comporre in tutti i suoi tasselli quel puzzle che riporta la parola carità”. Il Rettore conclude la sua omelia prendendo alcuni spunti dalla lettera circolare della Madre generale “Dobbiamo avere “memoria riconoscente” e la riconoscenza prima di tutto va al Signore che ci ha chiamato a servilo più da vicino con la consacrazione a Lui. Non dimentichiamoci mai di continuare su questa strada perché solo l’amore donato è la strada che ci conduce a Lui” e sul significato per tutti i presenti di “essere famiglia orionina” che viene riportato nella Circolare ultima di Don Flavio Peloso: “Il nostro Superiore generale ci ricorda che: “Nella Famiglia Orionina, c’è una storia consolidata del carisma orionino in abito religioso, sia maschile che femminile, in veste sacerdotale. Più recentemente, riprendendo indicazioni dello stesso Don Orione, il carisma orionino si è incarnato anche in forma laicale e secolare. Sono andate sempre più precisandosi le sue modalità pastorale, educativa, assistenziale. Manchiamo però di riflessione e di esperienza della sua attuazione familiare. Non è stata ancora elaborata una spiritualità orionina familiare. È ora di passare il carisma anche alla famiglia, alle famiglie”.

Dopo la benedizione finale ed il saluto-ringraziamento della consigliera generale Sr. M. Bernardeth, suore e sacerdoti si sono recati attorno all’urna di Don Orione per elevare la preghiera propria del centenario.

Davvero come è stato recitato: Maria, nostra Madre e Celeste fondatrice, ci prenda per mano e plasmi la nostra vita su quella del tuo Figlio Gesù, nella bontà, bellezza e verità per ricondurre tutti all’unità in Cristo e nella Chiesa.

 Fabio Mogni


2 febbraio 2015

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