Sala d’aspetto della stazione di Tortona: un luogo solitamente usato dai senza tetto per trascorrervi la notte, anche se a pochi metri di distanza c’è il dormitorio. Purtroppo questo non piaceva ad un marocchino di 21 anni, pluripregiudicato,  residente nella zona che armato di scopa, faceva entrare ed uscire chi voleva lui e alla fine si è accanito contro un vagabondo rumeno di 68 anni che insieme al cagnolino stazionava nella sala d’aspetto.

La sala d'aspetto della stazione di Tortona dove si è verificata l'aggessione

La sala d’aspetto della stazione di Tortona dove si è verificata l’aggressione

La vicenda secondo la Polizia ferroviaria di Tortona andava avanti da parecchio tempo, fino a quando dopo lunghe e complesse indagini, ha identificato e denunciato il responsabile delle aggressioni, delle violenze e delle ingiurie aggravate dall’odio e dalla discriminazione razziale commesse, ai danni di un anziano pensionato, di 68 anni, di nazionalità rumena, avvenute all’interno della stazione ferroviaria di Tortona.

Gli agenti della Sezione Polfer di Tortona, in questi ultimi mesi, avevano ricevuto alcune segnalazioni in merito a presunti episodi di violenze, prepotenze e prevaricazioni messe in atto da un giovane immigrato nei confronti di alcuni anziani senzatetto che, nelle ore notturne, non trovando ricovero all’interno del dormitorio, stazionavano all’interno della sala d’aspetto della stazione in cerca di un luogo al riparo dal freddo e dalle intemperie.

Nessuno, tuttavia, forse per paura di vendette e ritorsioni, aveva, fino ad ora, trovato il coraggio di denunciare gli episodi in questione messi in atto dall’uomo, il quale decideva, di fatto, chi poteva stazionare all’interno e chi doveva uscirne, “monopolizzando” la sala d’aspetto della stazione.

Tra le sue vittime, secondo la ricostruzione della stessa Polizia Ferroviaria, un anziano rumeno di anni 68, pensionato e in Italia senza fissa dimora, era solito trascorrere le ore notturne, in compagnia del suo cagnolino, all’interno della sala d’aspetto.

Pur potendo l’anziano trascorrere la notte nell’adiacente dormitorio, in un letto caldo e comodo, per non staccarsi dal suo fedele compagno a 4 zampe, preferiva stazionare in quella sala d’aspetto al freddo, declinando, con un gentile sorriso, ogni invito rivoltogli in tal senso.

Nel corso di una fredda notte d’inverno, ovvero il 17 ottobre scorso, però, l’anziano è stato vittima di un’aggressione da parte di una persona che, senza alcun apparente motivo, lo ha attaccato, dapprima verbalmente con insulti a sfondo razziale (“vai via dall’Italia, zingaro di merda” e “puzzi, tornatene in Romania”) e dopo, spingendolo con un manico di scopa in legno, mandandolo materialmente via dalla saletta.

L’anziano signore ha, dapprima, provato ad ignorare il suo aggressore, dopodiché lo ha supplicato di lasciarlo stare poiché vi era posto per tutti, ma l’aggressore, di tutta risposta, ha raccolto alcune pietre dalla sede dei binari e gliele ha lanciate contro senza fortunatamente colpirlo.

A quel punto, l’anziano ha preferito allontanarsi momentaneamente da Tortona nel timore di incontrare nuovamente quell’individuo.

Il suo successivo ritorno in stazione non è passato inosservato ad alcuni pendolari tortonesi, i quali si erano affezionati al suo cagnolino ed ai suoi modi gentili ed ai quali l’uomo ha spiegato il motivo del suo allontanamento, raccontando, nei dettagli, l’aggressione subita.

Nel corso del mese di dicembre, due dei pendolari, che erano soliti avere contatti verbali con l’anziano, al quale prestavano una forma di assistenza fornendo a lui ed al cagnolino, cibo e vestiario, hanno informato dell’accaduto gli agenti del Posto Polfer, i quali hanno subito avviato le indagini, raccogliendo ogni informazione utile, riuscendo così, a dare un volto all’aggressore.

L’uomo, un cittadino di nazionalità marocchina di anni 21, residente nel Tortonese, pluripregiudicato, per reati contro il patrimonio, è stato, pertanto, denunciato dalla Polizia di Stato, perché resosi responsabile dei reati di violenza privata, tentate lesioni aggravate ed ingiurie aggravate dall’odio e dalla discriminazione razziale.

 27 gennaio 2015