Nel Dicembre 2013 il Movimento 5 Stelle aveva presentato tramite i suoi Consiglieri, un Ordine del Giorno in cui si richiamava il Sindaco ad attivarsi presso la Prefettura per ottenere una moratoria sugli sfratti per morosità incolpevole e a promuovere politiche di sostegno economico ed agevolazioni fiscali per i proprietari degli alloggi. Inoltre, si chiedeva l’istituzione di un tavole tecnico, aperto a figure competenti del privato e del pubblico, in grado di monitorare i singoli casi.

Alle firme dei nostri consiglieri, si era aggiunta quella del consigliere di maggioranza Eric Barone.

Il M5S aveva chiesto di estendere la moratoria ad un anno, il Sindaco si era impegnato per un periodo di sei mesi.

Il 1° Maggio scorso il Movimento per la casa ha aperto le porte dell’ex sede della Banca d’Italia in Piazza della Libertà a quindici famiglie sotto sfratto, per lanciare una richiesta d’aiuto alle Istituzioni. A seguito dell’accaduto, il Sindaco di Alessandria garantì che si sarebbe mosso in tempi brevi, adottando misure per impedire l’esecuzione degli sfratti in programma nel mese di maggio, se il Movimento avesse posto termine all’occupazione. Così avvenne, ma nessuna azione è stata mai minimamente intrapresa dal Sindaco per evitare gli sfratti; così, a distanza di un mese esatto dalla prima azione dimostrativa, il Movimento per la Casa ha aperto un altro edificio cittadino abbandonato al degrado, l’ex sede della Guardia di Finanza in Via Verona 7, che intende ristrutturare e trasformare in appartamenti per le famiglie occupanti.

Il M5S condanna le occupazioni abusive in quanto atti illegali, appoggia però la richiesta di intervenire a sostegno delle famiglie sfrattate per motivi assolutamente incolpevoli e chiede che gli impegni assunti dal Sindaco in Consiglio con l’OdG di Dicembre 2013 e con il Movimento per la casa dopo gli eventi del 1° Maggio appena descritti, siano mantenuti, assegnando ad essi una priorità assoluta.

Come M5S ribadiamo con fermezza che l’onere sociale dell’emergenza abitativa senza precedenti alla quale Alessandria si trova di fronte, non può essere fatto ricadere sulle spalle dei privati, che, molto più spesso di quanto si immagini, se lo addossano semplicemente perché sensibili alla richiesta d’aiuto di persone che versano in gravi difficoltà.

Questa sensibilità sociale sta mancando, invece, totalmente, nelle Istituzioni pubbliche locali, che si sono finora limitate a fare promesse e rilasciare interviste; mentre, nel frattempo, famiglie per bene impossibilitate a pagare gli affitti e le spese, a causa di un licenziamento o altra situazione incolpevole, non sanno come dare un tetto ai loro anziani e ai loro figli.

Movimento 5 Stelle Alessandria


22 giugno 2014