E’ capolista nella lista provinciale  per Sinistra Ecologia Libertà con Chiamparino Presidente, è tortonese e ha deciso di spiegare a tutti i motivi per cui si candida.


Stiamo parlando di Loretta Ortolani, di cui pubblichiamo, di seguito, un suo scritto nel quale illustra le motivazioni che l’hanno spinta a “mettersi in gioco”.
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Loretta Ortolani

Loretta Ortolani

Sono una piemontese di origine marchigiana, nata in un meraviglioso paese medioevale della Vallesina, vissuta un po’ al centro, un po’ al sud e un po’ al nord Italia nel corso della fanciullezza e dell’adolescenza, emigrata a 25 anni a Milano dove ho abitato 20 anni. Nel 2001 sono approdata, un po’ per caso e per fatalità, nella nostra provincia e me ne sono irrimediabilmente innamorata.

In questi 13 anni di permanenza in questa regione splendida l’ho vista disfarsi sempre più intensamente ed irrimediabilmente: un triste degrado che ben si coglie sui volti delle persone che incontro quotidianamente, sempre più intristite. Piemonte vittima delle politiche liberiste europee e nazionali ma anche – e non poco! – vittima di una recente amministrazione regionale catastrofica. Penso che in questo momento sia assolutamente necessario offrire il proprio contributo per cambiare profondamente questa nostra amata Regione sottoposta ad una profonda crisi economica, politica e morale. Al colore delle mutande del Presidente vorrei sostituire il Verde della Speranza.

Cambiare il Piemonte come?

Tutelando il lavoro, sviluppando politiche sociali per i giovani, introducendo incentivi alla green economy, investendo in opere di risanamento del territorio, garantendo il pieno riconoscimento dei diritti fondamentali della persona, con un’attenzione ed un impegno particolari che vorrei profondere nei confronti delle Donne.

La mia intenzione è quella di contribuire ad un processo di inversione della rotta rispetto alle sciagurate politiche degli ultimi anni, che hanno concorso allo smantellamento dello stato sociale.

Sono cresciuta a “pane e antifascismo”: il mio nutrimento quotidiano sono stati quei valori in cui oggi mi identifico completamente e che si concretizzano in un’idea di società che abbia come pilastro uno stato sociale dove ognuno abbia pari Dignità e pari Diritti, dove i fari illuminanti siano la Democrazia e la Carta Costituzionale, dove non ci sia un diverso diritto tra le persone per quanto attiene alla Salute, all’Istruzione e al Lavoro, e dove la vita di ciascuno possa compiersi in una condizione di armonia con la natura e in un territorio che la rispetti e la tuteli.

Questi sono gli obiettivi di SEL nei quali mi riconosco. Obiettivi sì ambiziosi ma indispensabili da perseguire e che vale la pena sostenere, per i quali desidero impegnarmi, mettendoci davvero la faccia.

 

Sono una romantica idealista?

No, più che mai concreta: perché vedo che tutto ciò che propongo sarebbe possibile, a patto che si operi una politica severa e atta ad impedire che le mafie si infiltrino persino nei nostri Beni Comuni e a porre rimedio all’intollerabile disparità tra coloro che sempre pagano (tributi e balzelli vari) e coloro che non pagano mai. In maniera tale che i più deboli e disagiati abbiano tutte le tutele che meritano e che gli obiettivi primi dell’Istituzione divengano la serietà d’intenti, l’onestà dell’operato e il benessere di tutti i cittadini e non l’arricchimento ulteriore e il privilegio di alcuni a scapito dei molti.

 

Parto dall’Idea di una Regione rinnovata e per questo impiegherò ogni mia risorsa ed energia per trasformare le Idee in Fatti:

  • nidi e scuole materne da cui  nessun bambino sia escluso
  • scuole finanziate, decorose e sicure
  • assistenza sociale pronta e capillare (soprattutto nei confronti delle donne, dell’infanzia, degli anziani e dei disabili)
  • sanità puntuale, attenta ed accessibili a tutti
  • trasporti efficienti con particolare attenzione al pendolarismo (realtà che da 13 anni vivo tristemente ogni giorno in prima persona)
  • sviluppo sostenibile del lavoro e sostegno e promozione dell’agricoltura
  • RINASCITA CULTURALE IN UN AMBIENTE MONITORATO E PROTETTO

Ho meditato e poi maturato la scelta di presentarmi a queste elezioni regionali perché profondamente convinta che sia giunto il tempo in cui non ci si possa esimere dal dare un contributo personale a quel profondo rinnovamento della classe politica (non ho mai rivestito incarichi politici di nessun genere) che tragga origine dallo stile e dalle Idee e dalla capacità e volontà di realizzarle. Anche questo è un obiettivo di SEL, essere portatore di idee nuove di governo concretamente realizzabili e di uno stile diverso nella rappresentanza, soprattutto nella Rappresentanza di Genere.

 

Sono infatti fermamente convinta che per prima cosa debbano esserci più donne negli organismi perché questo significa facilitare il cambiamento. Noi donne dobbiamo essere più solidali e comprensive tra  noi, aiutarci di più e dobbiamo decidere di essere rappresentate: non possiamo più aspettare che il cambiamento arrivi senza esserne noi stesse protagoniste.

 

Personalmente desidero essere parte di questo cambiamento possibile e non più rimandabile.

Un cambiamento profondo e radicale e per questo mi presento: a 56 anni mi metto in gioco con una non lieve dose di coraggio, perché in qualità di donna e di donna di sinistra, ne occorre di coraggio…

Mi metto in gioco e al servizio della cittadinanza che mi vorrà eleggere e, soprattutto, di quelle donne che vorranno designarmi con il voto a loro sempre raggiungibile portavoce.

Loretta Ortolani

Chi desidera contattare Loretta Ortolani la trova alla seguente email:  loretta.ortolani@libero.it

19 maggio 2014