carabinieri - IMartedì 8 aprile ore 18, due italiani, a quanto pare residenti nella zona, decidono di rapinare il negozio di sementi “Cairo & Quattrocchio” in via San Damiano 34 a Castelnuovo Scrivia.

Cercano di nascondersi il volto per non farsi riconoscere e poi fanno irruzione nel locale.

Uno dei due è armato con una pistola e la punta contro i presenti; il complice invece prende di mira la cassa e ruba tutto il denaro che si trova all’interno.

La rapina è fulminea: pochi secondi ma sufficienti per garantirsi qualche soldo. I due scappano lungo le stradedel paese, ma non avevano fatto i conti con la prontezza e la bravura dei carabinieri di Castelnuovo e Tortona che, al comando del capitano Roberto Ghiorzi, dopo breve tempo riescono ad individuare i due rapinatori, a fermarli e portarli in caserma.

Nel momento in cui scriviamo, infatti, i militari hanno bloccatodue persone che ritengono essere gli autori della rapina apepna compiuta.

Sembra li abbiamo individuati grazie ad un’azione fulminea: hanno accerchiato il paese e grazie alla descrizione fatta dai presenti e forse anche alle telecamere del paese, sono riusciti dopo breve tempo a capire chi fossero e a fermarli.

I dettagli del brillante intervento dei carabinieri e probabilmente anche i nomi degli arrestati verranno quasi certamente divulgati nella giornata di mercoledì, per ora possiamo raccontare solo quanto accaduto in base alla somma ria ricostruzione dei carabinieri che, a quanto pare hanno fermato i due indiziati in due diverse zone del paese.

La pistola utilizzata per la rapina (forse giocattolo), invece, non è stata ancora trovata. I banditi potrebbero averla gettata in qualche bidone della spazzatura, ma i carabinieri non disperano di recuparala

Mentre scriviamo non sono passate neppure due ore dal momento in cui è avvenuta la rapina per cui non è ancora possibile sapere a quanto ammonta il denaro rubato e se è stato tutto recuperato o in arte, ma una cosa è certa, non ricordiamo a memoria d’uomo una rapina così insolita, cioè effettuata ad un negozio di sementi, che notoriamente non dovrebbe avere incassi cospicui.

Si tratta di un obiettivo anomalo: forse i banditi pensavano fosse più facile rapinare un negozio del genere che non un banca o una gioielleria, senza mai più immaginare che i carabinieri, se avvisati in tempo riescono quasi sempre ad individuare gli autori di colpi come questo.

 8 aprile 2014