La notizia, che potrebbe riservare nuove prospettive anche per il futuro dei giovani è arrivata sabato pomeriggio durante il convegno “Innova Tortona” direttamente dal presidente del Parco Scientifico Tecnologico Fabrizio Longa: “Il 10 aprile – ha detto Longa – il parco Scientifico Verbanio Cusio Ossola chiuderà e noi, come parco scientifico di Tortona assorbiremo il Polo dell’innovazione di Verbania. Questo dimostra l’ottimo lavoro che stiamo facendo a Tortona dove da cinque anni il bilancio del Parco è positivo dopo che nel 2008 aveva registrato una perdita di 800 mila euro”.

Fabrizio Lonnga

Fabrizio Lonnga

Longa ha voluto sottolineare il grande lavoro che si svolge nella struttura tortonese che sorge su una struttura di 100 mila mq, ha tre dipendenti, ma dà lavoro a 350 persone.

Tanti infatti sono i dipendenti delle 60 aziende che hanno scelto il Parco scientifico per sviluppare ed ampliare la loro attività. E di queste, 15 sono insediate permanentemente.

Il convegno, organizzato dall’associazione “Wake up” però, non aveva solo lo scopo di illustrare l’attività del parco Scientifico di Tortona, struttura che per molto tempo è stata avulsa alla città e un po’ emarginata dal contesto politico produttivo locale, ma anche quello di fornire suggerimenti ai giovani che desiderano avviare un’impresa o cimentarsi in attività imprenditoriali nuove.

parte del pubblico

parte del pubblico

A farlo è stato Mario Calderini, ex presidente di Finpiemonte ed esperto di Finanza, tant’è che durante il governo del Monti era consulente presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di strumenti finanziari per l’innovazione.

Calderini ha confermato che il Parco Scientifico di Tortona è uno dei migliori del Piemonte ed ha svelato un aneddoto che riguardava la volontà, da parte del Governo Monti di realizzare ben 198 tra parchi scientifici ed altre strutture in Sicilia, Puglia, Calabria e Campania, da parte dello stesso Monti, idea poi non andata in porto.

Calderini ha riservato critiche pesanti al sistema dei Poli e delle Università ed ha invitato i giovani ad attivarsi ad avere idee, soprattutto nel Sociale: “Con la progressiva diminuzione dei servizi da parte degli enti pubblici credo sia possibile trovare spazi per iniziative imprenditoriali private in modo da garantire i bisogni sociali. Altri settori in cui credo si potrebbe lavorare bene sono quello dei Trasporti e della riduzione dell’inquinamento. I giovani possono accedere a fondi europei per sviluppare i loro progetti, ma mi auguro che anche le banche locali svolgano il loro ruolo. Ai giovani dico: studiate, innovate, ma provate a fare gli imprenditori.”

 29 marzo 2014