alesaandria studenti - IGli studenti e le studentesse degli istituti superiori della città di Alessandria sono tornati a manifestare per le vie del centro cittadino. Circa duecento persone hanno dato vita ad una manifestazione rumorosa e colorata, carica di rabbia e indignazione. Dopo essersi ritrovati in piazza del Cavallo (corso Crimea) i giovani hanno espresso il loro dissenso per le strade ribadendo, ancora una volta, che la scuola deve rimanere pubblica e che l’istruzione non dev’essere un debito. Le parole d’ordine del corteo erano molto chiare; “difendiamo la scuola, difendiamo il futuro” e “trasporti gratis per tutti” erano le frasi riportate sugli striscioni dietro ai quali studenti e studentesse si sono disposti. Come di consueto non mancavano le bandiere “no tav” e, i dimostranti, hanno nuovamente sottolineato la loro contrarietà alle grandi opere inutili, dispendiose e dannose per ambiente e salute come, appunto, i treni ad alta velocità, in particolare la linea ferroviaria che dovrebbe collegare Genova a Tortona chiamata Terzo Valico.

Argomento caldo del corteo è stato quello dei trasporti. I manifestanti hanno espresso il loro dissenso e la loro indignazione nei confronti del provvedimento approvato dalla giunta regionale, capitanata dal leghista Cota, che prevede l’aumento dei costi dei trasporti fino al 19% entro trenta giorni. Il trasporto pubblico, sottolineano studenti e studentesse, dovrebbe essere gratuito e garantito a tutti, senza che ulteriori costi vadano a gravare sul bilancio delle famiglie, già precario a causa della crisi; sostenendo inoltre che questi aumenti in arrivo non sono altro che l’ennesimo tentativo da parte di chi sta seduto nelle poltrone dei palazzi del potere di far pagare la crisi a studenti e lavoratori anche se a crearla sono stati, appunto, politici e banchieri. Sotto il palazzo della Provincia gli studenti sono intervenuti attaccando il Presidente Filippi che, insieme alla sua giunta, pochi mesi fa ha messo in vendita la struttura che ospita il Laboratorio Sociale che, nel 2008, venne occupata da comitati, collettivi, associazioni e restituita alla città. A fine corteo gli studenti hanno dato vita ad un’assemblea per rilanciare i prossimi appuntamenti.

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15 novembre 2013