L’assessore alla Sanità, Ugo Cavallera, è intervenuto nella riunione della Quarta commissione regionale per un’ulteriore informativa ai consiglieri sui Programmi operativi del Piano di rientro e di riqualificazione della spesa sanitaria.

In particolare è stato ribadito- su richiesta di alcuni consiglieri- il crono-programma della riconversione di alcune strutture ospedaliere.

“ Da questo punto di vista – ha detto Cavallera – non ci sono novità rispetto a quanto stabilito dalla delibera del 14 marzo scorso, che abbiamo inserito all’interno dei Programmi operativi: si tratta ora, di attuare quanto previsto. Su questo aspetto, il Tavolo centrale di verifica della spesa sanitaria al quale abbiamo inviato la documentazione la scorsa settimana, richiede di essere precisi non solo dal punto di vista delle previsioni di spesa, ma anche del rispetto dei tempi per una coerente attuazione di quanto indicato nei documenti. Lavoriamo non solo per la riorganizzazione delle strutture, ma per la valorizzazione delle professionalità di chi lavora all’interno delle stesse e, in primis, delle cure appropriate e sicure del paziente, in tutte le sue fasi, dalla prevenzione alla continuità assistenziale”

Questo il quadro della situazione ad oggi, in base alla delibera sulla revisione della Rete ospedaliera del 14 marzo scorso.

Ospedali in fase di riconversione dove le attività di ricovero attualmente in esse svolte saranno trasferite nei presidi ospedalieri vicini: Valenza più altri 9 in Piemonte.

Chiusura Punti nascita ( perché non rientrano nei parametri nazionali):  Tortona, Acqui Terme più altri tre in Regione.

Secondo Cavallera la riconversione di queste strutture comporterà un significativo risparmio di spesa nel triennio, che consentirà di potenziare i servizi territoriali: l’assistenza domiciliare integrata, la continuità assistenziale e la quota sanitaria delle Rsa per non autosufficienti.

Per quanto riguarda le Emodinamiche, l’assessore Cavallera ha riconfermato l’intenzione di svolgere in tempo breve degli approfondimenti anche in riferimento alle esperienze di alcune regioni confrontabili con il Piemonte per dimensione territoriale e caratteristiche della struttura ospedaliera, per avere ulteriori parametri di riferimento e decidere in modo il più possibile oggettivo.

Sul futuro delle Federazioni, l’assessore ha sottolineato l’esigenza di intervenire con un provvedimento legislativo ad hoc, salvaguardando l’operatività transitoria, mantenendo però come prioritario l’obiettivo di centralizzare gli acquisti di beni e forniture laddove possibile, conseguendo notevoli risparmi di spesa.

16 maggio 2013