Pubblichiamo un comunicato stampa del Comune sulla posizione della Giunta Berutti sulla vicenda dell’Asmt.

 

Il percorso di vendita di ASMT è stato avviato nel 2012 con la pubblicazione di due bandi (con scadenza 30 luglio e 4 ottobre) che sono andati deserti, ed un terzo bando, scaduto lo scorso 17 dicembre, che ha portato alla vendita delle quote societarie. Nessuno di ASMT, in tutti questi mesi, si è rivolto all’amministrazione comunale per chiedere di partecipare alla stesura del bando e

alla definizione dei criteri dello stesso. Inoltre, nessuno ha mai avanzato segnalazioni o richieste relative al futuro del personale di ASMT”.

A dirlo è il sindaco, Massimo Berutti, per far chiarezza e smorzare le polemiche di queste ultime settimane per la vendita delle partecipazioni azionarie detenute dal Comune di Tortona in ASMT S.I. s.p.a.

“Dirò di più – prosegue il primo cittadino – nessuno si è mai preoccupato del personale fino all’atto di vendita o comunque fino alla settimana di definizione dell’atto stesso, forse perché pensavano che la procedura di vendita non si sarebbe conclusa e che la società sarebbe rimasta in mano al Comune di Tortona.

Che questa polemica sia priva di fondamento lo dimostra il voler appositamente confondere i lavoratori di ATM con quelli di ASMT. Nel primo caso la società è stata messa in liquidazione, con il conseguente affidamento a terzi (AIPA, ADIGEST, ARFEA) dei servizi da lei gestiti ed il relativo passaggio del personale dipendente, che si è visto trasformare il contratto da tempo indeterminato a tempo determinato per nove anni, e che rischiavano di essere licenziati. Nel caso di ASMT è stata una cessione di quote da parte di un azionista con il passaggio della titolarità e una conseguente continuità lavorativa dei dipendenti e io credo che se uno ha sempre lavorato seriamente non abbia nulla da temere”.

“Io non sono contento di aver venduto la società – precisa altresì il Sindaco –. Anche in altri consessi ho dichiarato che preferisco comprare piuttosto che vendere, ma la decisione era dettata dalla necessità e dall’urgenza. Non sono felice ma sono comunque sereno perché sia i servizi sia i dipendenti sono stati venduti a due realtà solide, di cui una a totale partecipazione pubblica”.

Relativamente all’approvazione del Bilancio di ASMT, la scorsa settimana in Consiglio comunale, l’assessore alle Società Partecipate, Daniele Calore ha precisato che “la società ci mandava delle trimestrali nelle quali non si evidenziava un utile per un importo così significativo. Questo è dovuto al fatto che dei 760.000,00 euro di utile prodotti nel 2012 dalla società circa 450.000,00 euro sono dovuti a eventi straordinari come il rimborso quinquennale della tassa Ires su Irap, agli accantonamenti delle tariffe dell’autorità ed elettricità e a diversi contenziosi legali che si sono conclusi positivamente per la società. Altrimenti l’utile si sarebbe attestato attorno ai 300.000,00 euro in linea con le previsioni degli anni precedenti. In questi ultimi tempi abbiamo chiesto spesso di ridurre i costi alla luce della spending review e dell’austerità improntata anche nelle spese del Comune. Noi siamo stati avveduti ma, al contempo, siamo stati poco fortunati nell’avere un socio che avesse i nostri stessi problemi e che non abbia mai messo liquidità nella società. Vorrei ricordare che eravamo in una fase di vendita con un patto di riservato dominio per cui non potevamo fare tutto quello che volevamo. La distribuzione degli utili è l’ultimo rammarico di una situazione non positiva che ci ha portato a vendere la società”.

“Dobbiamo ricordare – ha concluso l’assessore Daniele Calore – che la società, nel suo complesso, a fronte di un credito di 8,5 di euro ha debiti per 12 milioni. Pertanto se dal conto economico il bilancio è positivo, dal punto di vista finanziario è un bilancio disastrato”.

13 maggio 2013