giovani pozzolo 1Hanno visitato il Parlamento Europeo. Hanno ricevuto informazioni. Hanno posto domande. Hanno visto Bruxelles. Conosciuto la storia del Belgio. Anche alcune critiche sulla società di quel Paese. Loro sono i ragazzi del Forum Giovani di Pozzolo che, nell’ambito di un progetto voluto dall’assessorato alle Politiche Giovanili di Domenico Miloscio e che ha ottenuto la collaborazione della Provincia di Alessandria, si sono recati dal 26 al 28 aprile nella capitale belga.

Della comitiva, oltre ai ragazzi, facevano parte anche lo stesso Miloscio, Ezio Balostro in rappresentanza della provincia di Alessandria, il presidente di Pozzolo d’Argento Franco Strada con consorte e del Centro Anziani Antonio Amendola. E’ stato un viaggio organizzato impeccabilmente e che ha portato i ragazzi a confrontarsi anche con la realtà di un’altra nazione. Un tempo triste, nuvoloso e poi nel pomeriggio piovoso, ha accolto la comitiva giunta a Bruxelles in perfetto orario con un volo della Easy Jet.

La guida, Andrea, parlando della capitale e del Belgio dirà che i giorni di sole sono all’incirca cinquanta nel corso dell’anno e che il Paese è secondo solo alla Svezia nel numero dei suicidi. Dirà anche che Bruxelles, dopo New York, è il maggiore centro amministrativo del mondo. Non si fatica a crederlo: uno degli accompagnatori nella visita al Parlamento Europeo, Alfredo Alagna, ha infatti rivelato che i suoi dipendenti, con varie qualifiche, sono all’incirca ventimila. Praticamente una città.

E quasi tutti giovani e giovanissimi. Il funzionario ha tratteggiato la storia della Comunità Europea, dalla metà degli Anni Cinquanta con la firma del Trattato di Roma, ed il progressivo aumento dei Paesi che ne fanno parte, ventisette attualmente. Ma già da luglio saranno ventotto con l’ingresso della Croazia mentre hanno avanzato domanda di adesione Macedonia, Islanda, Montenegro, Serbia, Turchia.

Alfredo Alagna ha spiegato che per entrare a far parte della Comunità Europea occorrono determinati requisiti come il rispetto dei diritti civili, un regime democratico, la libera concorrenza nel mercato. “Fino a qualche anno fa-ha affermato-c’era una visione di una Comunità Europea in costante miglioramento. Con i Paesi aderenti che vi avrebbero sempre fatto parte. Adesso questo è un problema che si pone. Vi sono Paesi che non rispondono più ai requisiti costitutivi, per esempio in cui si violano i diritti civili. Così come nell’altro caso di Paesi che chiedono di uscire dalla Comunità Europea. In quest’ultimo caso, in presenza di Stati grandi, si potrebbe creare un processo di sfiducia verso la costruzione europea. Soprattutto se, per ipotesi e qualche affermazione in questo senso c’è stata da parte di talune forze politiche, quello fosse un Paese grande come l’Italia che ha partecipato inoltre alla sua costituzione.

giovani pozzolo 2Ma in certi casi la sfiducia o la critica verso la Comunità Europea nascondono la necessità che questa adotti decisioni politiche e che quindi non solo economicamente ma anche politicamente abbia un ruolo più attivo. E che decisioni, ad esempio sull’ambiente ma non solo, siano prese da tutti i Paesi.” Alfredo Alagna non ha nascosto che la Comunità Europea può avere un futuro incerto ed anche di ritorno all’indietro: “La visione era la costituzione di una Europa in senso federale, una visione che fino a qualche anno fa si giudicava attuabile. Adesso la crisi economica rischia di mettere in crisi questa prospettiva ma c’è anche da dire che il costo della non Europa, il venir meno della Comunità Europea, sarebbe particolarmente elevato.

Certo non potevamo prevedere la natura e la portata dei problemi che adesso ci troviamo ad affrontare e quindi non potevamo, anni fa, pensare di preparare gli strumenti idonei per affrontarli.” Quindi ha spiegato il motivo dell’entrata nella Comunità di nuovi Paesi: “E’ tutta una questione di mercati, di possibilità di nuovi mercati e di mercati da armonizzare. Per esempio è il discorso della Germania con la vicina Repubblica Ceca o con la Slovacchia e può essere quello dell’Italia con l’Albania.” Ha quindi parlato dei fondi europei: “L’Europa da la possibilità di chiederli e di utilizzarli per determinate finalità. Se noi, parliamo di Italia, non li chiediamo e non li utilizziamo è colpa nostra.” Nel futuro della Comunità Europea ci dovrebbe essere l’allargamento anche ad Albania e Bosnia mentre altri Paesi potrebbero avanzare domanda di adesione come l’Ucraina e la Moldavia. Alfredo Alagna ha quindi spiegato che anche per quanto riguarda l’adesione dell’Islanda ci potrebbero essere dei problemi: “La Comunità Europea vieta la caccia alle balene. Ma del resto l’entrata nella Comunità pone ai vari Paesi membri una limitazione della propria sovranità. Ed in questa ottica ogni Paese deve fare i suoi ragionamenti.” Il funzionario ha quindi illustrato il meccanismo con cui vengono varati i provvedimenti, la funzione della Commissione (“Noi italiani ci facciamo belli perchè siamo nella Commissione Esteri ma quella che detiene il potere, quella economica, è in mano ai tedeschi”), del Parlamento, del Consiglio Europeo. Dando quindi un dispiacere ai ragazzi quando ha affermato che non sarebbe stato possibile assistere a dei lavori in quanto il Parlamento, in riunione plenaria, si riunisce una volta al mese e questa riunione la si tiene a Strasburgo in quanto l’emiciclo della capitale belga è in fase di ristrutturazione. I ragazzi hanno quindi compiuto una visita al Museo dove è possibile avere informazioni sulla storia della Comunità Europea e quindi, ricevuti da altri funzionari, visitare l’emiciclo parlamentare e farsi fotografare al posto dei parlamentari. Al termine visibilmente soddisfatto l’assessore Domenico Miloscio: “Sono veramente contento che i ragazzi abbiano potuto avere queste informazioni e direttamente da chi ci lavora. Hanno toccato con mano la realtà dell’Europa, degli organismi della Comunità. E’ importante perchè sono loro il nostro futuro, un futuro che deve essere di unione e di integrazione.”

Maurizio Priano



 6 maggio 2013