I militari della Guardia di Finanza di Tortona, al comando del capitano Michele Brunetti hanno scoperto un imprenditore tortonese che nel 2009 non aveva versato L’Irap e l’Iva per un totale di 160 mila euro; per questo motivo in esecuzione di un decreto emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Tortona, gli hanno sequestrato somme, conti correnti bancari e titoli per un valore di 120 mila euro.

In realtà l’imprenditore tortonese possiede somme molto più ingenti dei 120 mila euro sequestrati, ma le norme di legge consentono di provvedere al sequestro preventivo solo per quanto riguarda le somme non versate relative all’Iva che ammontano appunto a 120 mila euro e non invece all’Irap.

A finire nel mirino delle Fiamme  Gialle è stato il titolare di un’agenzia di Vigilanza privata residente a Tortona, di cui, ovviamente, per la tutela della privacy non possiamo pubblicare il nome essendo stato solo denunciato alla Procura della Repubblica per evasione.

I finanzieri, dopo la denuncia penale dell’imprenditore, hanno proseguito gli accertamenti al fine di rilevare l’esistenza di consistenze patrimoniali e scoperto che aveva un ingente patrimonio di titoli e denaro hanno inoltrato all’Autorità Giudiziaria la proposta per l’emissione del citato provvedimento di sequestro dei beni per un valore – come detto – pari a 120.000 euro.

“Sequestri come questo – dicono alla Guardia di Finanza – finalizzato alla confisca per equivalente, sono provvedimenti di natura eminentemente sanzionatoria adottati dall’Autorità Giudiziaria in ragione della commissione di un delitto, che tuttavia non pregiudicano le attività amministrative di recupero del tributo evaso e d’irrogazione delle sanzioni a opera dell’Agenzia delle Entrate, alla quale sono stati trasmessi gli atti della verifica conclusa.”

Per questo motivo le sanzioni nei confronti dell’imprenditore tortonese, con ogni probabilità, sono tutt’altro che terminate.

 23 aprile 2013