I bambini di Villalvernia

I bambini di Villalvernia

Il primo giorno di primavera, quello che segna il risveglio della terra, i primi germogli sui rami degli alberi, le prime primule nei prati appena ripuliti dalla neve d’inverno, gli alunni delle classi 4^ e 5^ di Villalvernia lo hanno “festeggiato” con la visita guidata al Museo e allo Studio di Pellizza da Volpedo, l’autore dell’”Idillio primaverile” dove la primavera, raffigurata dal pittore con i bambini intenti a giocare tra gli alberi in fiore, simboleggia la crescita e la rinascita della natura.

Nella visita allo Studio del pittore gli alunni, con la guida delle accompagnatrici Silvia e Roberta, si sono immersi nella quotidianità del lavoro dell’artista, potendone così conoscere la tecnica pittorica attraverso l’osservazione attenta degli strumenti di lavoro, delle tele, della ricostruzione dei pigmenti usati e dei suoi primi quadri. E’ , infatti, in questo suo atelier, costruito con un ampio lucernario zenitale , che egli dipingeva, si esercitava e studiava, avendo di fronte i prati e la campagna.

Continuando la visita nel Museo, dove èpresentata la complessa operazione di ricostruzione armonica dei quadri pellizziani, i bambini, hanno poi svolto attivitaincrociate su alcuni dipinti, affiancati da testi narrativi semplici e coinvolgenti, che hanno loro permesso di immaginare

la vita quotidiana al di l・della rappresentazione. Inoltre, con altri quadri trasformati in fumetti, i bambini sono stati indotti all’osservazione attenta dei gesti e delle espressioni dei volti raffigurati nei vari dipinti.

Infine, attraverso le strade del paese, la gita è proseguita andando alla ricerca dei dipinti di Pellizza esposti in riproduzione nei luoghi rappresentati.

Tanti sono stati quindi gli spunti per continuare il lavoro già iniziato a scuola sul Divisionismo e sulla vita e opere dell’artista volpedese, ma anche spunti per dare valore alla memoria e ricostruire uno spaccato di vita non così lontana dai bambini che, trovando conferme nei racconti dei loro nonni, deve essere percepita come parte della loro storia.

Carla Cremante



 25 marzo 2013